A Salerno tuffi vietati solo in due tratti di mare. Eppure le giornate dei bagnanti nel clou del mese di luglio continuano ad essere rovinate da chiazze marroni, schiuma e acqua non proprio limpida. Poco più di un'ora e mezza. Non di più. Per il più mattiniero degli amanti del bagnasciuga della zona orientale del capoluogo, tanto è durata la giornata al mare, nel weekend d'estate avvolto dalla canicola. A rovinare i piani una grossa iattura (vecchia conoscenza) che fa rima con l'incubo mare sporco. Siamo alle solite. A fare visita è un ospite tra i più indesiderati sul litorale del capoluogo.
Tra i più colpiti dai disagi ci sono proprio i bagnanti di Torrione, nella fascia di litorale compresa tra le piscine comunali e il Lungomare Marconi, angolo via Perito. Nella morsa della chiazza di mare verdastra e a tratti anche schiumosa, i bagnanti non hanno avuto molte alternative. C'è chi ha continuato a fare i bagni per ritemprarsi dal caldo soffocante.
«Il sindaco Napoli ha provveduto a fare dovute segnalazioni agli organi competenti. Perché i cittadini e i bagnanti vanno rispettati, così come l'immagine turistica del mare, che è un traino economico importante»: lo afferma l'assessore al turismo e alle attività produttive, Alessandro Ferrara, che rilancia una proposta anti inquinamento del mare. «Creare barriere che possano bloccare le correnti e i pericolosi sversamenti, non è soluzione impossibile da applicare dice Ferrara la stessa soluzione è stata attuata in Costiera amalfitana. Servono risposte ai bagnanti. E magari un cordone gommato a distanza dalla costa potrebbe bloccare rifiuti, sporcizia e tutto ciò che galleggia. La tematica del mare è tra le più delicate, ritengo che una città di mare deve poter godere del proprio mare e deve poter offrire ai turisti una immagine decorosa del mare. Ritengo che sia indispensabile un controllo ferreo per colpire chi realmente inquina e come inquina. Penso aggiunge Ferrara - allo sversamento nei fiumi: i responsabili devono essere individuati dalle autorità competenti. Sarebbero auspicabili controlli anche sui diportisti. È vero anche che paghiamo lo scotto del sistema delle correnti da comuni limitrofi».
Ma qual è lo stato di salute ufficiale fotografato dall'agenzia regionale dell'Arpac? I dati dei campionamenti risalgono a fine giugno. I tratti di mare vietati ai tuffi sono lo specchio di mare antistante alla Foce dell'Irno (180 metri a est del fiume fino alle piscine comunali), dove sono state rinvenute presenze di escherichia coli ed enterococchi intestinali fuori controllo; stessa situazione negativa si registra sulla spiaggia libera dal Fuorni al fiume Picentino, dove l'acqua non è balneabile e la qualità altamente scarsa. A Torrione i prelievi del 20 giugno hanno evidenziato qualità di acqua «buona», seppure con presenze ridotte di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Sono classificati come «eccellenti» invece i tratti di mare di Mercatello (tra il lungomare Marconi e il Lungomare Colombo), così come quello antistante al Lungomare Colombo fino al torrente Santa Margherita. Fino a via Leucosia l'acqua del mare del capoluogo è eccellente, come la spiaggia a sud del porto Marina d'Arechi fino alla foce del fiume Fuorni. Dal mare sporco all'odissea traffico.
Per i bagnanti diretti alla spiaggia libera tra Salerno e Vietri è stata una domenica infernale. Tra sosta selvaggia registrata nei pressi della rotatoria di via Ligea e auto in sosta in fila sul viadotto Gatto, si sono registrati non pochi disagi che hanno mandato in tilt la circolazione.