Razzismo al pronto soccorso:
«Cacciato via un marocchino»

Razzismo al pronto soccorso: «Cacciato via un marocchino»
di Francesco Faenza
Domenica 22 Luglio 2018, 06:30 - Ultimo agg. 08:31
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EBOLI - Arriva al pronto soccorso con un dolore al petto. Parla male, non si spiega bene. Era marocchino. Un giovane nordafricano con un problema di salute. Ha chiesto a una ragazza di poter parlare con i medici mai immaginando cosa sarebbe successo. «È stata la scena peggiore della mia vita - racconta F.R., paziente italiana - ero a pochi metri dal ragazzo marocchino. Lui chiedeva aiuto, stava male, aveva un dolore al petto. Due infermieri, un maschio e una femmina, invece di soccorrere il ragazzo, lo hanno deriso e lo hanno sottoposto a un inutile interrogatorio su dove vivesse, su chi fosse il suo medico di famiglia. Il marocchino parlava un italiano stentato, anche perché era addolorato. Come è finita? Il marocchino è stato spedito alla guardia medica senza nemmeno ricevere una visita».

L’africano con il dolore al petto è uscito nella piazza dell’ospedale e ha chiesto informazioni al fruttivendolo. La guardia medica era a due chilometri di distanza dal pronto soccorso. Dove sia finito il marocchino è un mistero. La storia raccontata dalla ragazza italiana è finita invece sulla scrivania del primario, Rino Pauciulo. Il dirigente medico del pronto soccorso ha lasciato intendere che l’episodio razzista costerà un procedimento disciplinare ai due infermieri.
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