Nicola morto a Positano, l'ultima immagine dalle telecamere: correva con la camicia tra i denti

Nicola morto a Positano, l'ultima immagine dalle telecamere: correva con la camicia tra i denti
di Petronilla Carillo
Martedì 3 Aprile 2018, 12:36
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Positano. Doveva essere una notte di divertimento. L'occasione per fare qualcosa di diverso rispetto alla solita routine e trascorrere qualche ora in allegria. Poca importava a Nicola Marra e alla sua comitiva se per fare ciò bisognava attraversare le montagne e fare un lungo percorso in auto: a vent'anni nulla può fermarti e la voglia di stare insieme, in uno dei locali più in della splendida Costiera Amalfitana, sono motivi più che sufficienti a farti affrontare la trasferta da Napoli a Positano.

Per il gruppo di giovani la serata del sabato sera si era conclusa poco dopo le 4 del mattino successivo. Quando era uscito dal Music on the Rocks Nicola - stando al racconto delle due amiche che erano in macchina con lui - era in evidente stato di alterazione. Non trovava il tagliando per ritirare il proprio cappotto al guardaroba e neanche il telefonino. Aveva anche perso le chiavi dell'auto per poi ritrovarle, mentre il telefonino - ma lui questo non lo ha mai saputo - era stato recuperato dai suoi amici che volevano ridarglielo. Insomma una sequenza di eventi a fine serata lo avevano reso molto nervoso.

I suoi amici più di una volta avevano cercato di calmarlo, lo avevano invitato a non consumare altri drink alcolici e gli nascondevano portafogli e chiavi per evitare che acquistasse altro alcol e che potesse mettersi in auto ubriaco. Lo facevano spesso ma lui, venti anni appena, quando accadeva non sempre riusciva ad apprezzare il gesto dei suoi compagni. È andata così anche quella sera. Nicola era furibondo, ha lasciato le due ragazze fuori al locale e ha iniziato a risalire il centro di Positano per arrivare alla propria vettura parcheggiata sulla Amalfitana. È stato quello l'ultimo momento in cui i suoi amici lo hanno visto vivo. Le due ragazze che erano con lui, invece, dopo averlo aspettato per un po' hanno poi deciso di tornare a casa, a Napoli, approfittando del passaggio di un altro amico della comitiva.

«Nicola quando era ubriaco andava fuori di testa» hanno poi raccontato ai carabinieri della compagnia di Amalfi, diretti dal capitano Roberto Martina, precisando che «per questo motivo non si erano preoccupate». Sono state loro, infatti, a dare l'allarme la mattina successiva quando si sono rese conto che quella notte il ragazzo non aveva fatto ritorno a casa. Un allarme lanciato circa sette ore dopo. Dopo che lo avevano lasciato a Positano, da solo. Dopo che, tornati a prendere le auto hanno visto la sua ma non hanno trovato lui. È stato solo domenica mattina che i carabinieri, avvisati della scomparsa del ragazzo, hanno ripercorso a ritroso tutta la strada fatta a piedi dal giovane: dal Music on the Rocks alla sua auto, di qui alla stradina che conduce a Montepertuso. È proprio sulla strada Amalfitana che gli investigatori hanno perso le sue tracce seguite, fino ad un certo punto, anche con l'aiuto delle immagini delle telecamere di sorveglianza del locale e di quelle posizionate lungo tutto il centro cittadino. L'ultima scena video è quella di Nicola che apre l'auto, entra nell'abitacolo, esce, richiude la vettura, si toglie la camicia, la mette tra i denti e inizia a salire la stradina di montagna. Forse, ipotizzano gli inquirenti, perché voleva smaltire un po' lo stato confusionale prima di mettersi in auto. Da lì il black out. Unica traccia, il ritrovamento della camicia, in parte strappata, da parte di alcuni residenti lungo la strada che porta a Nocelle. Un black out durato per tutta la domenica trascorsa tra interrogatori e ricerche, per mare e in montagna, senza escludere nessuna ipotesi. Fino a quando, intorno alle 13 di ieri, qualcuno ha segnalato la presenza di un corpo a torso nudo in una dirupo di settanta metri sotto il livello della strada. Visto dall'alto quel corpo sembrava soltanto un piccolo punto in lontananza ma è stato sufficiente ai soccorritori per richiedere l'arrivo di mezzi e personale specializzato. Ci sono difatti volute circa tre ore per recuperare quel cadavere, prima portato a spalla da un gruppo di speleologi e poi caricato su un elicottero che lo ha trasferito presso il campo sportivo e di qui in ospedale a Salerno per essere sottoposto ad un primo esame esterno, in attesa dell'autopsia disposta dal magistrato Federico Nesso.

 

Si sono concluse così, con una amara scoperta, le ricerche di Nicola andate avanti fino alle 4 del mattino di ieri e poi riprese non appena ha fatto nuovamente giorno. Ricerche che hanno visto impegnati mezzi marini, il soccorso alpino e l'elicottero dell'Arma. I carabinieri della compagnia di Amalfi hanno concentrato da subito le ricerche sulla montagna ipotizzando che il giovane potesse essersi sentito male e caduto in qualche vallone. Ma non hanno escluso neanche quelle in mare, supponendo che il suo corpo - caduto in acqua - potesse essere stato risucchiato dalla corrente. Non hanno neanche escluso che la scomparsa di Nicola potesse essere legata ad un qualche strano gioco tra ragazzi, fatto di spintoni e di altro, ma questa ipotesi è stata subito smontata dopo aver sentito le testimonianze dei suoi amici: Nicola probabilmente ha soltanto perso il senso della distanza, potrebbe essersi perso e aver avuto un giramento di testa che lo ha fatto cadere nel vuoto da una strada difficile da percorrere anche di giorno.
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