Diete killer con farmaci psicotropi,
prescrizione per i medici di Salerno

Diete killer con farmaci psicotropi, prescrizione per i medici di Salerno
di Viviana De Vita
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 06:00 - Ultimo agg. 06:24
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SALERNO - Prescrivevano farmaci per dimagrire, rientranti nella categoria di sostanze stupefacenti e psicotrope, a soggetti per i quali l’assunzione di preparati ad effetto anoressizzante, non era né richiesta né giustificata da esigenze terapeutiche. La prescrizione cancella numerosi tasselli dell’inchiesta della Procura, culminata nel 2012, che sgominò un’associazione che speculava su persone desiderose di dimagrire alle quali venivano somministrate, dietro lauti compensi e senza alcuna seria visita specialistica, sostanze dannosissime per la salute. Ieri i giudici della terza sezione penale del tribunale di Salerno, accogliendo le richieste del pubblico ministero e del collegio difensivo, hanno dichiarato prescritti tutti i reati ad eccezione dell’associazione. Fuori dal processo, quindi, la dottoressa del Ruggi Giuseppina Plaitano 56 anni di Salerno, all’epoca dei fatti responsabile di medicina interna dell’Azienda ospedaliera di via San Leonardo (l’imputata era assistita dall’avvocato Nello Feleppa) e gli endocrinologi Francesco Principe e Vincenzo Angeloni accusati di falso per aver prescritto medicinali non necessari. Restano a processo, invece, con l’accusa di associazione il medico chirurgo Anna Rita Iannotti che, ritenuta dagli inquirenti il capo dell’organizzazione, operava in due studi medici siti l’uno a via Memoli a Salerno e l’altro a via Mazzini a Battipaglia; il fratello Rino Iannotti, 46 anni residente a Baronissi; la sorella Antonietta tutti finti medici, che gestivano i pazienti degli studi di Battipaglia e Salerno; Eleonora Iannotti e i farmacisti Ernesto Panaro e Claudia Rotondo. Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito e allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla redazione e rilascio di prescrizioni mediche abusive, all’esercizio abusivo della professione medica e di farmacista sino alla falsità ideologica commessa in certificati da persone esercenti un servizio di pubblica necessità sono le ipotesi di reato contestate dalla Procura .
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