Caso Crescent, Italia Nostra deposita la sentenza al Tar: «Nulle le nuove autorizzazioni paesaggistiche»

Caso Crescent, Italia Nostra deposita la sentenza al Tar: «Nulle le nuove autorizzazioni paesaggistiche»
di Giovanna Di Giorgio
Venerdì 19 Ottobre 2018, 18:26
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Italia Nostra non si arrende. L’associazione ambientalista presieduta da Raffaella Di Leo ha notificato al Comune di Salerno, al sindaco, al dirigente del servizio trasformazioni urbanistiche e al dirigente del settore autorizzazioni paesaggistiche, nonché alla Soprintendenza dei beni paesaggistici, il dispositivo di sentenza sul Crescent del Tribunale penale di Salerno. E, soprattutto, lo ha depositato al Tar. L’obiettivo è chiaro: far sì che il Tribunale amministrativo regionale ne tenga conto nella prossime udienza del 7 novembre. Udienza che riguarda il nuovo pua, le nuove autorizzazioni paesaggistiche e il nuovo progetto dell’emiciclo di Ricardo Bofill, con il taglio delle due torri pubbliche e dell’edificio trapezio.

«Le sentenze vanno rispettate e dunque il Comune di Salerno e la Soprintendenza debbono prendere atto che con la dichiarata falsità della nota del Soprintendente e del funzionario tutta l’edificazione del comparto edilizio è illegittima ed illecita», dichiara la presidente Di Leo. Che sulla questione si era soffermata già il giorno dopo la sentenza che, tra gli altri, ha assolto il governatore campano Vincenzo De Luca. Il Tribunale di Salerno, fa notare Italia Nostra, «ha statuito la falsità del procedimento paesaggistico relativo al comparto di Santa Teresa. Precisamente il famigerato “silenzio assenso” non si è mai formato, conseguentemente le nuove autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in riedizione delle precedenti sono nulle».
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