Bidello precario a 66 anni
fa condannare il ministero

Bidello precario a 66 anni fa condannare il ministero
di ​Gianluca Sollazzo
Sabato 28 Aprile 2018, 06:45 - Ultimo agg. 06:51
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Stop al precariato nella scuola anche per i bidelli. Una sentenza del Tribunale del lavoro di Salerno scuote la già calda chiusura di anno scolastico alle prese con i tagli di organici di docenti e la flessione degli alunni da settembre.
Un bidello che ha lavorato per più di 36 mesi nella scuola con contratti a tempo determinato ha diritto alla progressione di carriera con il riconoscimento degli scatti di anzianità ma anche al riconoscimento del danno economico. Il Ministero dell’Istruzione è stato condannato dal Tribunale del lavoro di Salerno per aver reiterato contratti di supplenza a favore di un collaboratore scolastico di Fisciano. Il bidello è ancora oggi in servizio come precario in scuole del salernitano. 

La sentenza è stata emessa il 26 aprile scorso dal giudice Romano Gibboni, presidente della sezione lavoro del Tribunale di Salerno, su ricorso presentato dal bidello 66enne. Sì, proprio così: il collaboratore scolastico ben oltre i 60 anni di età lavora ancora come precario a contratto a tempo determinato. 

La sentenza ripropone il problema dell’abuso di contratti precari nel mondo della scuola. Dopo i docenti supplenti, anche i bidelli possono avere scatti di anzianità ai fini della ricostruzione della carriera. Il Miur, secondo quanto stabilito dalla sentenza del giudice del lavoro salernitano, dovrà risarcire al bidello una cifra che supera i 20mila euro. Una doccia gelata che spalanca la strada a tanti altri ricorsi di bidelli precari ancora non stabilizzati. 
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