Aspiranti avvocati bocciati al test:
i ricorsi sono tutti un flop

Aspiranti avvocati bocciati al test: i ricorsi sono tutti un flop
di Nico Casale
Martedì 11 Dicembre 2018, 06:25
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Per alcuni, è il completamento naturale degli studi in giurisprudenza, prima di ambire ad altri traguardi; per molti altri, l’ultimo step prima di coronare il sogno professionale, quello di diventare avvocato: è l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense, uno scoglio che 865 salernitani hanno dinanzi a loro per la tre giorni delle prove scritte che iniziano oggi per concludersi dopodomani. Inizialmente, gli iscritti erano 868 ma, in tre, hanno superato, di recente, l’orale della sessione precedente. Tanto per avere un’idea, alla prova del 2017, solo 359 candidati su 817 hanno superato gli scritti presso la Corte di Appello di Salerno. L’anno precedente, su 954 candidati, hanno potuto sostenere l’orale in 521. 

Tra i «bocciati», c’è chi, credendo che la mancata promozione sia immeritata, si rivolge al Tar perché riveda la decisione dei commissari sperando che possa rovesciare il verdetto. Dall’inizio di quest’anno, i giudici amministrativi, in tema di ricorsi contro le bocciature all’esame scritto di avvocato, si sono pronunciati 39 volte con sentenza. E, in nessun caso, la giustizia amministrativa ha dato ragione agli aspiranti avvocati salernitani. Nello specifico, la prima sezione del Tar di Salerno ha respinto, entrando nel merito, dieci ricorsi; nei restanti 29, ha preso atto della «sopravvenuta carenza di interesse» dei ricorrenti, cioè gli aspiranti avvocati rinunciano al ricorso presentato o perché imboccano una nuova strada professionale, o perché il macigno degli ‘scritti’ è stato superato in una sessione successiva.
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