Salvini contro i Casamonica: la loro villa a Roma diventerà proprietà dei cittadini

Salvini contro i Casamonica: la loro villa a Roma diventerà proprietà dei cittadini
Salvini contro i Casamonica: la loro villa a Roma diventerà proprietà dei cittadini
Giovedì 21 Giugno 2018, 14:13 - Ultimo agg. 19:09
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«Sono onorato di essere qui, felice di essere in compagnia del presidente della Regione, che ci siano i comitati dei cittadini che finalmente non hanno più paura di farsi vedere. È l'inizio di un percorso da ministro. Conto di aiutare l'agenzia per i beni confiscati e sequestrati aggiungendo personale e soldi». Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Salvini arrivando alla villa confiscata ai Casamonica alla Romanina, nella capitale.
 

 


«Questo posto è un simbolo - ha proseguito-lo abbiamo scelto in maniera totalmente slegata dalle minacce o pseudo minacce di qualche Casamonica nei miei confronti che non mi fanno nè caldo nè freddo». Nei giorni scorsi esponenti della famiglia Casamonica avevano replicato al ministro, dopo l'annuncio di voler procedere ad un censimento dei nomadi, ricordando «di essere italiani: può dire ciò che vuole». I Casamonica sono una famiglia di nomadi italiani di origini abruzzesi.



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Nicola Zingaretti. «Stanzieremo 200 mila euro per abbattere questa villa, trasformarla in giardino e darla al comitato di quartiere». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Qui ci sono due luoghi importanti che fanno parte del nostro piano di recupero. Una di queste ville l'abbiamo presa in gestione e data in appalto ad un'associazione di familiari di bambini malati di autismo - ha aggiunto- Queste scelte si inseriscono in un programma che ha già finanziato il recupero di 11 beni confiscati - ha detto Zingaretti- È importante se il ministro viene qui perché un utile modo di prendere coscienza di quanto è dura ma anche possibile dare questi luoghi ai cittadini». A chi gli chiedeva un commento alle parole di Salvini di rivedere la gestione dei beni confiscati, Zingaretti ha risposto: «Tutto quello che si semplifica va bene. Se si semplifica chapeau e ovviamente noi siamo contenti».  

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