Papa Francesco: «Porte aperte ai migranti, l'Europa è nata da ondate migratorie»

Papa Francesco: «Porte aperte ai migranti, l'Europa è nata da ondate migratorie»
di Franca Giansoldati
Lunedì 29 Ottobre 2018, 18:32 - Ultimo agg. 30 Ottobre, 10:14
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Città del Vaticano – Porte aperte ai migranti. L’Europa, del resto, è nata da ondate migratorie. Papa Francesco richiama nuovamente i cattolici a lasciare da parte chiusure e atteggiamenti «di sospetto e di pregiudizio, se non addirittura di rifiuto» verso gli stranieri che sbarcano per cercare un futuro migliore. «Quante storie ci sono nei cuori dei migranti! Storie belle e brutte. Il pericolo è che vengano rimosse: quelle brutte, è ovvio; ma anche quelle belle, perché ricordarle fa soffrire. E così il rischio è che il migrante diventi una persona sradicata, senza volto, senza identità». Il Papa ha ripreso un argomento a lui caro durante l'udienza ai partecipanti al Capitolo generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo, gli Scalabriniani, conosciuti per il servizio di accoglienza agli stranieri «camminando accanto alle persone e alle comunità migranti. Poterlo fare è una grazia, ed è anche una risorsa per la Chiesa e per il mondo»

Una volta consegnato il testo scritto, il Papa ha aggiunto alcune parole che gli «vengono dal cuore». «È vero che oggi c'è un'ondata di chiusura, e ci sono anche tante situazioni di tratta di persone straniere: si sfrutta lo straniero. Io sono figlio di migranti: ricordo nel dopoguerra, io ero un ragazzino 10-12 anni, quando dove lavorava papà sono arrivati i polacchi a lavorare, tutti migranti. E come erano accolti bene! ».

Per Francesco, «il benessere è suicida perché porta a chiudere le porte affinché non ti disturbino: possono entrare soltanto quelle persone che servono per il mio benessere. E dall'altra parte, per il benessere non essere fecondi: e noi abbiamo questo dramma dell'inverno demografico e della chiusura delle porte». Questo, dice ancora il Papa, «deve aiutarci a capire un po’ come è questo ricevere lo straniero. Sì, è un estraneo, non è dei nostri, ma su come si riceve un estraneo voi preparate ad aprire le coscienze per farlo bene, e di questo vi ringrazio».
 
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