Papa Francesco lancia l'allarme usura: «Come un serpente strangola le vittime»

Papa Francesco lancia l'allarme usura: «Come un serpente strangola le vittime»
di Franca Giansoldati
Sabato 3 Febbraio 2018, 14:32 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 13:51
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Città del Vaticano - Allarme usura. Un fenomeno «purtroppo ancora sommerso che, come un serpente, strangola le vittime». La denuncia arriva da Papa Francesco durante l'udienza alla Consulta Nazionale Antiusura. Una piaga, ha detto, per la quale le «pubbliche Istituzioni» devono impegnarsi a combattere anche limitando strumenti come il gioco d'azzardo, a sua volta causa di usura. Francesco ricorda il lavoro che da dieci anni stanno facendo le diocesi con sportelli antiusura, centri per l'ascolto e piccoli progetti economici per sostenere le vittime che hanno perso la propria attività a causa di debiti che non riuscivano a pagare. Francesco sottolinea come «nei vostri primi ventisei anni di servizio avete salvato dalla morsa del debito usurario e dal rischio dell’usura oltre 25 mila famiglie; salvando loro la casa, e talvolta la piccola azienda, le avete aiutate a ritrovare la dignità di cui erano state espropriate». E tutto ciò «merita grande riconoscenza».

Un secondo aspetto sulle radici dell'usura ha a che fare con la ricerca di guadagni facili. A volte la gente cade nelle mani dei cravattari anche essere finita nella spirale del gioco d'azzardo. È cruciale, ha aggiunto il Papa, «recuperare le virtù della povertà e del sacrificio: della povertà, per non diventare schiavi delle cose, e del sacrificio, perché dalla vita non si può ricevere tutto».  Bisogna inoltre formare «una mentalità improntata alla legalità e all’onestà, nei singoli e nelle istituzioni; incrementare la presenza di un volontariato motivato e disponibile verso i bisognosi, perché questi si sentano ascoltati, consigliati, guidati, per risollevarsi dalla loro condizione umiliante». 

Infine il Papa ha lanciato un appello al sistema bancario affinchè vigili sulla «qualità  etica delle attività  degli istituti di credito». Parole che ha pronunciato pensando a coloro che faticano ad avere dei crediti per piccoli mutui. Il Papa ha ricordato che le banche nacquero in epoca medievale proprio per togliere i poveri dall'usura e dai prestiti senza pegno e senza interessi.
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