Pacemaker più piccolo al mondo impiantato a Palermo, dalla batteria più duratura al monitoraggio da remoto: ecco come funziona

Minuscolo, grande quanto una compressa di vitamine

Pacemaker più piccolo del mondo impiantato a Palermo, dalla batteria più duratura al monitoraggio da remoto: ecco come funziona
Pacemaker più piccolo del mondo impiantato a Palermo, dalla batteria più duratura al monitoraggio da remoto: ecco come funziona
Sabato 2 Marzo 2024, 12:47 - Ultimo agg. 3 Marzo, 00:09
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È il pacemaker più piccolo al mondo, grande quanto una pasticca, ed è stato impiantato in Italia, a Palermo, su due pazienti, un uomo e una donna. L'intervento è stato eseguito dal dottore Giuseppe Coppola con la collaborazione di tutta l'equipe di Aritmologia e Cardiologia intensiva dell'Azienda ospedaliera universitaria. Il dispositivo, comparabile in dimensioni a una compressa di vitamine, è stato impiantato direttamente nella cavità cardiaca attraverso la vena femorale».

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Pacemaker, nuova generazione di dispositivi

Nella nota Coppola osserva: «siamo il primo ospedale in Italia ad aver adottato la tecnologia Medtronic Micra Av2 e Micr Vr2, la nuova generazione dei pacemaker più piccoli del mondo. Questi nuovi dispositivi miniaturizzati eliminano le potenziali complicanze dei pacemaker tradizionali legate agli elettrocateteri e alla "tasca" chirurgica sotto la pelle e grazie al 40% di estensione della longevità della batteria permettono alla maggior parte dei pazienti di aver bisogno di un solo pacemaker per tutta la vita».

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Pacemaker, cosa sono e a cosa servono

I pacemaker sono i più comuni strumenti per trattare i ritmi cardiaci lenti o irregolari (bradicardia) e il blocco atrioventricolare (AV), in cui risultano compromessi i segnali elettrici tra le camere del cuore (gli atri e i ventricoli). Tramite l'invio di impulsi elettrici al cuore, questi dispositivi contribuiscono a ripristinare il ritmo normale del cuore. «Oltre ai vantaggi di dimensioni e longevità - dichiara Giuseppina Novo, direttore della Uoc di Cardiologia - abbiamo scelto di utilizzare la tecnologia Micra in quanto offre gli unici pacemaker leadless con capacità di monitoraggio da remoto». 

 

Monitoraggio a distanza: non serve andare in ospedale per il controllo

«Ciò consente all'ospedale di controllare a distanza il dispositivo impiantato senza la necessità che il paziente si rechi di persona in clinica per una visita, con i relativi vantaggi per i pazienti di riduzione delle ospedalizzazioni e maggiore tranquillità in termini di sicurezza», aggiunge Giuseppina Novo.

 

Con questo pacemaker si può eseguire anche la risonanza magnetica

Micra™ AV2 e Micra™ VR2 hanno ottenuto la marcatura CE il 5 gennaio 2024, dopo l'approvazione Fda negli Stati Uniti nel 2023, e hanno, inoltre, la marcatura CE per la risonanza magnetica a basso campo che consente ai pazienti di potersi sottoporre in modo sicuro all'esame. «L'utilizzo dei nuovi dispositivi è un ulteriore passo in avanti - conclude Egle Corrado, responsabile della Uos di Terapia intensiva cardiologica - per il potenziamento dell'attività aritmologica clinica e interventistica al fine di garantire prestazioni in linea agli standard tecnologici più avanzati e consolidare lo stato di Hub aritmologico della nostra Cardiologia e della nostra Azienda ospedaliera».

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