L'accordo, a cascata, è molto avanzato anche sulla squadra dei ministri. Favoritissimo Giampaolo Massolo agli Esteri mentre Luigi Di Maio e Matteo Salvini sarebbero diretti il primo al Ministero dello Sviluppo Economico-Lavoro (il M5S ha proposto l'unione dei due dicasteri) e il secondo all'Interno. Ancora aperti i nodi relativi all'Economia - a cui punta il M5S - e alla Difesa, alla quale invece punta la Lega.
In bilico resterebbe invece la squadra di governo. I due leader, con il loro passo indietro su Palazzo Chigi, entreranno in due dei ministeri considerati chiave, ministeri su cui ci sarebbe la massima attenzione del Quirinale. Tant'è che sempre in ambienti politici non si esclude che dal Colle possano essere state fatte delle osservazioni su alcuni nomi presenti nelle liste circolate in queste ore.
Tanto che Di Maio e Salvini non avrebbero ancora mandato messaggi al Capo dello Stato per avvertirlo di essere pronti ad essere ricevuti.
Insomma, se sul premier sembra esserci una schiarita, sui nomi dei ministri ci sarebbero, al momento, alcune difficoltà. Anche se dal Quirinale - si ragiona ancora in ambienti politici - stanno arrivando segnali precisi ai due leader sulla necessità di fare un punto entro domani proprio al Colle.