Periferie e asili, rottura tra Comuni e governo: in Campania stop a 90 milioni di euro

Periferie e asili, rottura tra Comuni e governo: in Campania stop a 90 milioni di euro
di Marco Esposito
Venerdì 21 Settembre 2018, 12:00 - Ultimo agg. 14:47
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Rottura. Tra Comuni e governo si consuma un inedito scontro sullo stop nel Milleproroghe a 94 progetti già approvati per le periferie delle città italiane. E lo scontro, a cascata, blocca il riparto dei fondi per gli asili nido. Riparto che, pur congelato, contiene un'interessante novità per il Sud, come si dirà.

Ma andiamo per ordine. Il Milleproroghe ieri ha ottenuto, con voto di fiducia, il sì definitivo del Parlamento, diventando quindi legge. Al Senato i sì sono stati 151 e i no 93 con 2 astenuti. In quel decreto è contenuta una norma (introdotta all'unanimità dai senatori, compresi quelli che poi l'hanno attaccata) che sottraeva 1,6 miliardi a 94 progetti per le periferie, con i quali finanziare uno sblocco di fondi ai Comuni più ricchi, cioè al Nord, sblocco reso obbligatorio dalla Corte costituzionale. Il governo aveva promesso all'Anci di risolvere il problema delle periferie, non nel Milleproroghe ma con il decreto successivo, sulla sicurezza. In attesa di quel decreto, però, bisognava sanare un difetto del bando periferie, perché era stato lanciato senza l'intesa preliminare delle Regioni. Ma ieri mattina, in Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni, il governo - secondo quanto denuncia l'Anci - è venuto meno al proprio impegno provocando la rottura.
 
Il clima nell'associazione dei Comuni, del resto, era già molto teso: mercoledì si era tenuta una riunione del direttivo e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, aveva invitato i colleghi ad alzare i toni del confronto perché lo stop dei fondi a contratti già firmati è gravissimo e ferisce i leali rapporti tra istituzioni. La linea Orlando è passata anche con l'accordo dei sindaci della Lega, come Leonardo Latini (Terni) e M5s come Filippo Nogarin (Livorno). Non a caso il presidente dell'Anci Antonio Decaro (Bari, Pd) nella delegazione ieri si è fatto accompagnare dai vicepresidenti Nogarin e Roberto Pella (Valdengo, Fi) in modo da certificare come la rottura non avesse colore politico. «Siamo di fronte a un assurdo - commenta Clemente Mastella, sindaco di Benevento, anch'egli sulla linea Orlando - perché la mia città, come altre, non ha potuto partecipare al bando di 150 milioni per ristrutturare gli edifici pubblici in quanto già vincitrice del bando periferie e adesso mi tolgono i soldi del bando periferie. Di fronte a un tale comportamento non resta che l'azione legale e il ricorso al tribunale amministrativo». In Campania i fondi bloccati dal bando periferie riguardano tre progetti: uno della Città metropolitana di Napoli per 39,1 milioni destinati a Scampia; uno di Caserta da 27 milioni (di cui 9 cofinanziati) e il terzo di Benevento da 26,6 milioni (8,6 cofinanziati) dal titolo «Città di tutti, città per tutti». In Campania quindi sono stati congelati finanziamenti per 93 milioni. Hanno superato la tagliola del Milleproroghe, invece, i progetti del bando periferie di Napoli (27 milioni), Salerno (27 milioni) e Avellino (45,6 milioni).

Lo stop dell'Anci ai tavoli istituzionali ha avuto come primo effetto il blocco del riparto da 224 milioni per gli asili nido. Il fondo, creato dalla Buona scuola per ampliare l'offerta di asili nido, aveva avuto nel 2017 una falsa partenza perché il principale criterio usato per il riparto fu il numero di iscritti agli asili nido. In pratica finirono più soldi all'Emilia Romagna che alla Campania.

I lettori del Mattino ricorderanno che il quotidiano denunciò con forza l'assurdità di tale criterio e la risposta del ministero dell'Istruzione fu che così si erano accordate Regioni e Comuni. Ma la protesta del giornale non è stata vana perché per il 2018 sia i Comuni sia le Regioni hanno deciso di correggere il tiro, ammettendo quindi di aver seguito l'anno scorso un criterio che non teneva in alcun conto le esigenze di perequazione. Quest'anno il fondo cresce di 15 milioni da 209 a 224 e tutti i 15 milioni in più sono stati assegnati ai territori dov'è minore l'offerta di nidi, quindi al Sud. La Campania recupera più risorse di tutti: 6,7 milioni portando il totale a 20,4 milioni. Fondi che restano però congelati.

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