Migranti, nuovi Sos e Salvini e Di Maio alzano la voce: «L'Ue sanzioni Macron»

Migranti, nuovi Sos e Salvini e Di Maio alzano la voce: «L'Ue sanzioni Macron»
di Diodato Pirone
Lunedì 21 Gennaio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 11:03
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A meno di 24 ore dall'ultima tragedia di migranti, un altro barcone con un centinaio di persone si è trovato nuovamente alla deriva al largo delle coste libiche. A bordo c'erano anche venti donne e dodici bambini. La Guardia costiera libica è arrivata nella notte sul posto con un cargo per riportare in Libia i profughi mentre anche la Sea Watch faceva rotta verso l'imbarcazione.

Intanto il governo italiano ha individuato un nuovo nemico da indicare durante i passaggi televisivi. Stavolta sul banco degli imputati non c'è genericamente l'Europa. L'avversario è la Francia ex colonialista, e in particolare Emmanuel Macron lo «sfruttatore d'Africa».

Parola del vicepremier Luigi Di Maio che torna sull'allarme immigrazione nel Mediterraneo e punta il dito sulle cause, più che gli effetti. «Se oggi la gente parte dall'Africa è perché alcuni Paesi europei con in testa la Francia, non hanno mai smesso di colonizzare decine di Stati africani». Fa peggio il presidente francese che, per il leader 5 Stelle, «prima ci fa la morale, poi continua a finanziare il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta l'Africa». Da qui il suggerimento a Bruxelles di imporre sanzioni a Parigi e portare la questione fino all'Onu.
Una presa di posizione rilanciata in serata in tivvù dall'altro esponente M5S Alessandro Di Battista che prima dice che «serve un incidente diplomatico» con la Francia e poi mostra anche una banconota in circolazione nei paesi africani dell'area francofona come se fosse una specie di euro al quadrato come prova dello sfruttamento.

Così mentre i 47 migranti salvati ieri dalla nave Sea Watch vagano in cerca di un porto, per un giorno Salvini lascia il campo all'alleato M5s. Il ministro dell'Interno ripete la formula «meno persone partono, meno muoiono» e garantisce che sarà guerra agli scafisti perché «devono avere la certezza che i porti italiani sono chiusi: è l'unico modo per salvare vite umane».

Ma poi si accoda allo scontro con i francesi scegliendo il fronte terrorismo: «Con la Francia ho un pò di conti aperti perché ospita da troppi anni terroristi, assassini e delinquenti fuggiti dall'Italia». E taglia corto: «Lezioni non ne prendo da nessuno, tanto meno da Macron».

Tra i due vicepremier si insinua Matteo Renzi che twitta: «Date pure la colpa a chi volete, ma prima salviamoli. La loro vita vale più di un sondaggio. Noi siamo l'Italia!».

Apprezza la novità ma rivendica il copyright della denuncia, Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia: «Finalmente anche la sinistra, da Di Maio a Fassina, si accorge del fatto che alla base dell'immigrazione c'è anche il neocolonialismo francese in Africa e l'usura fatta con la moneta coloniale Franco Cfa». E ai giallo-verdi urla: «Sveglia ragazzi, siete al governo».

In serata Palazzo Chigi interviene sull'imbarcazione a 60 miglia da Misurata e sposta l'attenzione dalla Francia alla Libia: «Siamo in continuo contatto con la Guardia costiera libica perché e metta in sicurezza i migranti a bordo».

Infine, dal Papa una preghiera per i migranti che non ce l'hanno fatta e per chi ne è responsabile: «Penso alle 170 vittime dei naufragi nel Mediterraneo: cercavano un futuro per la loro vita - dice all'Angelus - vittime forse di trafficanti di esseri umani. Preghiamo per loro e per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo».
 

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