Salvini: «Via i crocifissi da una scuola di Fiumicino, roba da matti»

Salvini: «Via i crocifissi da una scuola di Fiumicino, roba da matti»
Salvini: «Via i crocifissi da una scuola di Fiumicino, roba da matti»
Domenica 18 Novembre 2018, 18:05 - Ultimo agg. 19 Novembre, 08:26
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Il vicepremier Matteo Salvini interviene su un presunto caso di crocifissi tolti da alcune aule di una scuola elementare di Fiumicino. «Roba da matti! Spero non sia vero... Quanti episodi avremo da qui al Natale? Io rilancio: #vivailNatale, giù le mani dalla nostra storia millenaria», scrive su twitter.

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A parlare per primo della vicenda è stato 
il senatore della Lega, William De Vecchis: «Lo scorso 8 novembre, in una riunione all'interno della scuola, alcuni genitori si sono accorti che da qualche classe erano spariti i crocifissi, simboli della cristianità e della nostra cultura - racconta De Vecchis - Alle richieste di chiarimenti, la risposta è stata che l'eliminazione del Crocifisso era stata decisa per non mettere in imbarazzo i bambini di fede musulmana presenti nell'istituto. Una scelta che non condivido, che per tutelare le esigenze di alcuni, mortifica i sentimenti di molti. Il Crocifisso è un simbolo che da sempre accompagna l'educazione dei nostri figli, incarna i valori che hanno affiancato la crescita storica del nostro Paese. Aggiungo di più: anche in una concezione laica, nessuno ha mai messo in discussione il valore del Crocifisso, pur mantenendo ogni famiglia una propria linea e un proprio credo».

Il sindaco di Fiumicino 
Esterino Montino frena: «Apprendo che è in corso una polemica perché da alcune aule di una scuola sarebbero stati tolti i crocifissi.
Non sappiamo se la vicenda sia vera. Abbiamo interpellato la preside del plesso scolastico che era totalmente all'oscuro dei fatti denunciati dal senatore De Vecchis. Stiamo approfondendo per venirne a capo. Mi auguro che nessuno abbia preso iniziative di questa natura autonomamente e senza confrontarsi con la dirigente scolastica. Ricordo che, trattandosi di una scuola primaria, anche il Comune ha le sue competenze. Nessuno può arrogarsi il diritto di prendere decisioni, specialmente su temi di questo genere, senza l'accordo di chi ha la responsabilità didattica da una parte e amministrativa dall'altra». La vicenda, tutta da verificare e confermare, ha innescato molti commenti sui social locali tra i cittadini, evidenziando una spaccatura tra chi sostiene «la laicità dello Stato e della scuola» e chi difende il «valore del crocifisso e la tradizione».
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