Russia, Putin vola in Germania tra ritardi e prove d'intesa

Russia, Putin vola in Germania tra ritardi e prove d'intesa
Domenica 19 Agosto 2018, 12:00 - Ultimo agg. 12:37
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Vladimir Putin, in Austria, danza con la sposa, la ministra degli Esteri austriaca Karin Kneissl che lo ha invitato al suo matrimonio, e lascia aspettare Angela Merkel per una buona mezz'ora. Ma giunto al castello di Meseberg, al fianco della cancelliera, il presidente russo ha rilanciato gli interessi comuni nella partnership coi tedeschi, spingendo soprattutto sul gasdotto Nord stream 2, che rafforzerebbe l'Europa. Il progetto che Donald Trump vuole sanzionare fornisce in effetti il terreno di intesa fra Berlino e Mosca, alla ricerca di un riavvicinamento pragmatico, in chiave anti Usa. Ed è Merkel a sottolineare subito «la responsabilità della Russia e della Germania» nel trovare «soluzioni ai conflitti internazionali».

Un'apertura, prima di iniziare un bilaterale per nulla facile (il secondo nel giro di tre mesi dopo Sochi), arriva subito sul ruolo dell'Ucraina: Putin non ha escluso la possibilità che Kiev continui ad esercitare un ruolo nel transito del gas, anche dopo la costruzione del nuovo gasdotto.

Un tema meramente economico, dal suo punto di vista. E in questo il presidente russo ha assecondato la linea della cancelliera, la quale ha posto i suoi paletti per continuare a collaborare.
 
Il difficile interlocutore di Frau Merkel ha anche rivolto un accorato appello, affinché l'Unione europea aumenti il suo impegno in Siria, partecipando alle opere e ai progetti della ricostruzione.

Soprattutto in vista del rientro di milioni di profughi. Nella breve dichiarazione il leader russo si è dipinto come partner affidabile dell'Europa, sottolineando la dipendenza dal gas di Mosca (con toni diversi da quelli sferzanti usati recentemente da Trump): negli ultimi cinquant'anni, ha detto, «la Russia ha sempre assicurato in modo stabile l'approvvigionamento energetico europeo». E poi.

«La Germania è uno dei maggiori consumatori del gas russo. Ora lavoriamo insieme ai partner tedeschi al progetto della condotta di Nord stream 2, la cui implementazione permetterebbe il completamento del sistema di trasporto di gas in Europa, minimizzando i rischi del transito, e assicurando il rifornimento energetico».

Il ruolo dell'Ucraina, su cui si sono registrate delle frizioni, ha avuto peso in entrambe le dichiarazioni: «Ribadisco che dal mio punto di vista l'Ucraina, anche quando ci sarà Nord Stream 2, dovrà avere un ruolo nel transito del gas verso l'Europa», ha affermato Merkel. E Putin l'ha parzialmente assecondata: «L'importante è che questo transito, che in Ucraina è tradizionale, risponda ad esigenze economiche».

Allineati sul sostegno all'accordo nucleare con Teheran, i due leader hanno fatto riferimento poi a dossier cruciali come Ucraina e Siria. «Sull'Ucraina purtroppo non andiamo avanti, e vorremmo sottolineare l'imprescindibilità della realizzazione degli accordi di Minsk». Poi.

«Parleremo della missione Onu, che vorremmo avesse un ruolo nella pacificazione», ha affermato dal canto suo Merkel. È poi sul fronte siriano che Putin ha citato le sue aspettative nei confronti dell'Unione europea: «È importante rafforzare il sostegno comunitario per la Siria, specie per gli aiuti umanitari». In vista del rientro di milioni di profughi presenti in Europa, Giordania, Turchia e Libano, Putin chiede più impegno per infrastrutture basilari.
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