Lo Stato Islamico pubblica la foto dei terroristi di Ahvaz: «Siamo stati noi»

Lo Stato Islamico pubblica la foto dei terroristi di Ahvaz: «Siamo stati noi»
di Erminia Voccia
Venerdì 28 Settembre 2018, 19:57 - Ultimo agg. 23:09
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L'autoproclamato Stato Islamico ha rivelato attraverso un nuovo numero della sua rivista ufficiale al-Naba che a realizzare l'attentato di sabato 22 settembre nella città iraniana di Ahvaz sarebbero stati cinque soldati del Califfato. Gli uomini appaiono sul periodico con il volto coperto e con alle loro spalle la bandiera nera dell'organizzazione terroristica. L'operazione di Ahvaz, ha fatto sapere ancora l'IS, è stata stata preceduta da una fase preparatoria in cui i miliziani hanno studiato con attenzione il luogo da colpire e l'orario più adatto all'attacco. La diffusione della foto dei possibili terroristi di Ahvaz potrebbe fugare ogni dubbio su chi siano gli autori dell'attentato, viste le diverse teorie avanzate dagli analisti su chi avrebbe orchestrato il colpo.

Lo Stato Islamico aveva già rivendicato la responsabilità della strage di Ahvaz con un video diffuso dal canale ufficiale del gruppo Amaq che aveva mostrato tre combattenti dell'IS in auto poco prima di realizzare l'operazione. Una seconda rivendicazione era poi arrivata attraverso un messaggio audio rilasciato probabilmente dal portavoce dell'organizzazione Abu Hassan al-Muhajir e poi diffuso su Telegram da al Furqan, fondazione vicina allo Stato Islamico. Lo stesso portavoce avrebbe giurato che l'attentato in Iran non sarebbe stato l'ultimo. L'attacco avvenuto durante la parata militare di Ahvaz è stato considerato uno dei peggiori mai compiuti contro le forze più potenti della Repubblica islamica. Almeno la metà delle 25 vittime di Ahvaz erano infatti membri delle Guardie della rivoluzione. Proprio a causa della gravità dell'attentato, un'altra fazione di analisti ritiene veritiere le rivendicazioni dello Stato Islamico, che resterebbe intenzionato a preservare il suo capitale di credibilità. I dubbi erano sorti quando anche il gruppo separatista iraniano Ahvaz National Resistance, della provincia ricca di petrolio del Khuzestan, aveva a sua volta rivendicato la strage. Il ministro degli Esteri iraniano Zarif aveva invece addossato la responsabilità a “un governo straniero” alleato degli Stati Uniti. Lunedì 24 settembre, inoltre, nello stesso giorno dei funerali delle vittime, il ministro dell'Intelligence del governo di Teheran aveva reso noto che gran parte dei componenti della rete di separatisti coinvolti nell'attacco erano stati arrestati. 
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