Dunque nessuno sconto e nessuna revisione per il comandante Francesco Schettino. La parola definitiva, almeno salvo clamorosi colpi di scena, l’hanno messa i giudici della Corte europea, con un provvedimento firmato e notificato appena qualche giorno fa: rigetto del ricorso difensivo di Schettino, per presunte violazioni dei diritti di difesa dell’imputato; conferma della condanna firmata dalla quarta sezione penale della Cassazione, presieduta dal giudice Vincenzo Romis.
Eravamo a maggio del 2017, quando i giudici della Suprema Corte, confermavano la condanna maturata a carico di Schettino in primo e secondo grado, per il naufragio della Concordia: 16 anni di carcere nei pressi dell’Isola del Giglio, la notte del 13 gennaio del 2012.