Demolito sulla spiaggia del lungomare di Fiumicino il chiosco Zenith

Il chiosco Zenith durante la demolizione a Fiumicino
Il chiosco Zenith durante la demolizione a Fiumicino
di Umberto Serenelli
Giovedì 13 Dicembre 2018, 12:08 - Ultimo agg. 12:35
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E’ stato demolito il chiosco “Zenith” sul lungomare della Salute a Fiumicino. Alle prime ore del mattino un dispiegamento di forze dell’ordine hanno fatto da cornice alle ruspe che hanno iniziato le operazioni di abbattimento della struttura in legno sull’arenile. La storia dell’ultima delle quattro spiaggia attrezzata, realizzate da anni sul tratto di arenile antistante il litorale della cittadina balneare, è collegata alla costruzione del porto turistico della “Concordia”, i cui lavori sono oramai fermo da anni, e in particolare al molo di sottoflutto che dista dalla struttura demolita un centinaio di metri.
 

 
 
LA COSTRUZIONE DEL PORTO TURISTICO SFRATTA IL CHIOSCO
Il progetto portuale prevedeva la costruzione, davanti al tratto di mare dello Zenith, di un piccolo approdo adagiato al molo di sottoflutto dove trasferire le imbarcazioni da diporto ormeggiate oggi davanti allo specchio d’acqua del vecchio faro. Per tale motivo al titolare del tratto di arenile, su cui insisteva la spiaggia attrezzata, nel 2010 è stata revocata la concessione demaniale marittima perché rientrava nell’ambito della costruzione dello scalo. «A suo tempo mi era stata data la possibilità di ricollocare l’attività sulla spiaggia di Focene – precisa Davide Sabatino, del chiosco Zenith – ma su un tratto di arenile era presente duna di macchia mediterranea. Inoltre, costruire una nuova struttura mi sarebbe costato più di 50 mila euro. Ho fatto, anche se inutilmente, il ricorso al Tar contro la revoca della concessione condizionata dalla costruzione del porto che risulta bloccata oramai da anni. Tale ricorso però è stato respinto».
 

 
IL CHIOSCO SEQUESTRATO DALLA POLIZIA LOCALE
Al comando della Polizia locale garantiscono che nel 2010 era stata notificata la revoca della concessione demaniale marittima al titolare della spiaggia attrezzata. Tale decisione obbliga di fatto il concessionario a liberare immediatamente l’area dalle opere presenti sull’arenile. Dopo che il ricorso al Tar, inoltrato dall’interessato, non ha sortito alcun effetto positivo, il Comune costiero ha proceduto alla revoca delle somministrazioni e al divieto di noleggiare attrezzature balneari. Quest’anno, per esercizio abusivo, il chiosco è stato chiuso con tanto di sigilli.
Per tutta la mattina sono andate avanti le operazioni di sgombero del tratto di arenile. «Di fatto – conclude Sabatino – dieci persone ora non avranno più un posto di lavoro».

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