Bimbe celiache intossicate dalla merenda della scuola a Roma, gemelline di 10 anni in pronto soccorso

La rabbia dei genitori: «Non è l’unico episodio». Presentata una denuncia

Bimbe celiache intossicate dalla merenda della scuola, gemelline di 10 anni in pronto soccorso
Bimbe celiache intossicate dalla merenda della scuola, gemelline di 10 anni in pronto soccorso
di Alessia Marani
Venerdì 22 Settembre 2023, 22:30 - Ultimo agg. 23 Settembre, 13:50
4 Minuti di Lettura

Un’odissea quella di due gemelline di dieci anni celiache, ora costrette a cambiare scuola perché più volte intossicate dal cibo fornito dalla mensa scolastica. L’ultima lo scorso lunedì quando una maestra ha dato loro da mangiare una merendina contenente glutine: «Voglio vedere che almeno date un mozzico!», avrebbe detto alle piccole, che hanno anche un lieve ritardo cognitivo, impaurite.

Ma dopo quel “mozzico” le bambine, terminate le lezioni, sono finite al pronto soccorso del policlinico Umberto I dove sono state entrambe refertate per «possibile contaminazione da glutine» e con la prescrizione per cui «si ribadisce la necessità di escludere dalla dieta alimenti contenenti o contaminati da glutine, sia a domicilio che in ambiente scolastico». 

Studente trova la testa di un ratto nel pranzo della scuola, poi il dietrofront: «È un collo d'anatra». Ipotesi depistaggio


«UNA BATTAGLIA PER TUTTI»
I genitori anche all’inizio di quest’anno scolastico avevano richiesto che le figlie fossero esonerate dal servizio mensa, rendendosi disponibili a portarle a casa per mangiare in maniera appropriata e senza rischi per poi riaccompagnarle regolarmente a scuola.

Già a marzo scorso, infatti, dopo avere notato un forte deperimento delle figlie e verificato dalle analisi la presenza di glutine, avevano inviato una prima diffida alla direttrice della scuola, l’istituto comprensivo Fontanile Anagnino, alle periferia Est della città, affinché si mettessero in atto tutte le condizioni per tutelare la loro salute. Quindi una seconda a maggio, indirizzata anche all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, al Ministero dell’Istruzione e al Comune di Roma, fino a presentare una formale denuncia alla Procura della Repubblica, a fine luglio. Denuncia integrata ieri dagli avvocati Emanuele Fierimonte e Deborah Wahl, con l’episodio del 18 settembre, per i presunti reati di minacce, violenza privata, maltrattamenti e lesioni personali dolose. «La nostra non è solo una battaglia per le nostre figlie - affermano i genitori delle sorelline per voce dei loro legali - ma per tutte le famiglie che si trovano nella stessa condizione. La celiachia non è una intolleranza blanda e generica ma una vera e propria malattia con conseguenze gravi e irreversibili per l’organismo che continua ad assumere glutine. Che non vi sia una adeguata attenzione da parte della scuola pubblica è un grave vulnus. Ora noi, esausti, abbiamo richiesto il nulla osta per spostare le nostre figlie in un’altra scuola già da lunedì prossimo. Ma avremmo voluto evitare questo ulteriore choc per loro, dal momento che dovranno abbandonare i compagni di classe e le amichette con cui avevano condiviso quasi tutto il ciclo delle elementari».


Dopo i fatti di marzo e maggio e nonostante le richieste a non fare sedere a mensa le bambine (che fornisce pranzo e merenda), il 5 settembre e il 15 settembre la direzione scolastica e la famiglia non sembrano avere trovato un accordo in tal senso. «Telefonicamente - proseguono i genitori nella denuncia - con toni pressanti e minacciosi la dirigente ci invitava a regolarizzare la partecipazione delle gemelle al servizio mensa, altrimenti, diceva, avrebbe provveduto a norma di legge, sostenendo che le bambine sono sotto la sua vigilanza legale». Lunedì scorso, «poco dopo che avevano aperto la merenda portata da casa per mangiarla, una maestra le toglieva loro dalle mani e le obbligava a mangiare una pizzetta incartata con una pellicola trasparente... Quando le abbiamo riprese da scuola avevano vomito e diarrea, una di loro in lacrime ci ha detto che la maestra le aveva costrette poiché altrimenti la direttrice si sarebbe arrabbiata con lei». Già in primavera, dopo i primi alert, sulla mensa erano state svolte delle verifiche. «A quanto pare - spiegano gli avvocati - tutto sembrava in ordine e regolare, ma il problema della celiachia è anche nelle contaminazioni. Stoviglie, contenitori, tutto ciò che viene usato per i celiaci non deve entrare in contatto con il glutine, per cui occorre una estrema attenzione. A casa i genitori fanno tanti sforzi e sacrifici per garantire ai bambini affetti dal morbo una vita sana e regolare, la scuola deve fare altrettanto». 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA