Amazon, dipendenti vendevano dati in cambio di tangenti da duemila dollari

magazzino amazon
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Lunedì 17 Settembre 2018, 13:14 - Ultimo agg. 18 Settembre, 11:11
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Informazioni personali degli utenti in cambio di tangenti. Questo sarebbe stato l'accordo tra alcuni impiegati di Amazon e dei venditori, che sembra siano arrivati a pagare cifre fino a duemila dollari per avere dettagli sulle vendite e sul comportamento degli utenti.

A rivelare questa falla sulla privacy del colosso dell'E-commerce è stato il Wall Street Journal. Non è solamente un'indriscrezione, l'azienda ha confermato. E fa sapere che hanno aperto un'indagine interna e che sono stati messi a punto nuovi sistemi per gestire più severamente l'accesso ai dati. 

Sembra che le irregolarità si siano verificate soprattutto in Cina. Le cause di tale comportamento potrebbero risiedere nella crescita esponenziale del settore a cui ha contribuito il colosso cinese Alibaba e nel basso salario degli impiegati amazon. 

«La violazione del nostro codice comporta sanzioni legali e penali, compreso il licenziamento», ha commentato (e anche avvertito) così un portavoce di Amazon. 


 
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