Punta Campanella, il gabbiano corso torna sull'isola dei De Filippo

Punta Campanella, il gabbiano corso torna sull'isola dei De Filippo
di Ciriaco M. Viggiano
Venerdì 20 Aprile 2018, 19:32
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MASSA LUBRENSE - Il becco rosso, la corporatura esile e slanciata. Non hanno avuto dubbi gli operatori del Parco marino di Punta Campanella. Quelli avvistati oggi sull'isolotto dell'Isca sono esemplari di gabbiano corso: una specie di gabbiano molto più rara di quello comune o reale, classificata come prossima alla minaccia di estinzione e oggetto di misure di tutela internazionali.

Insediatosi nel 2007 nel mare di Punta Campanella, il gabbiano corso condivide l'areale riproduttivo con il gabbiano reale senza assumerne però i comportamenti opportunisti e invadenti. Si nutre esclusivamente di pesce che pesca in mare aperto, senza mai recarsi nelle discariche per nutrirsi dei rifiuti. Vive e si riproduce nelle zone di mare pulito e poco antropizzate. In Campania si trova soltanto in poche zone come quelle del Parco di Punta Campanella e del Regno di Nettuno a Ischia. Durante i monitoraggi effettuati negli anni passati dall'ornitologo Vincenzo Cavaliere, sono stati individuati fino a 40 individui sull'isolotto dell'Isca, famoso per essere stato dimora di Eduardo e Luca De Filippo, in piena zona B dell'Area marina protetta. Qualche anno fa, uno dei gabbiani corsi dell'Isca fu individuato in Libia, nei pressi di Tripoli. Sulla zampa aveva una targhetta che gli era stata applicata qualche mese prima a Punta Campanella. Aveva percorso centinaia di chilometri seguendo le rotte migratorie per affrontare le diverse stagioni.

«Fa sempre piacere incontrarli sulle nostre coste - osserva il direttore del Parco di Punta Campanella, Antonino Miccio - È stato emozionante anche l'incontro odierno. Eravamo a bordo dei nostri mezzi quando abbiamo notato i gabbiani sull'Isca. Tornano da anni e per noi è motivo di grande soddisfazione, anche perché sono un indicatore di buona qualità del nostro mare». Il Parco marino di Punta Campanella, in questi anni, ha portato avanti attività di monitoraggio secondo le indicazioni del Piano d’azione nazionale per il gabbiano corso, redatto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) per conto del Ministero dell’Ambiente.
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