Faito, il Wwf: «Dove non c'è il lupo ora si grida al maremmano?»

I maremmani liberi del Fairo
I maremmani liberi del Fairo
di Vincenzo Aiello
Lunedì 10 Settembre 2018, 14:20
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Dopo Il blitz dell’Asl richiesto dal sindaco di Vico Equense per catturare i cani pastori maremmani del Monte Faito interviene il Wwf "Terre del Tirreno", che aveva aspramente criticato un articolo dal titolo allarmistico apparso su una testata on-line con foto di repertorio, che a loro giudizo nulla c’entravano coi fatti narrati, utilizzate per fare audience e attirare l’attenzione sulla pericolosità dei cani. “La cosa che assolutamente appare biasimabile e su cui ho espresso pubblicamente la nostra critica - dichiara il presidente del WWF Terre del Tirreno Claudio d’Esposito - è la facilità e leggerezza con cui a mezzo stampa qualcuno ha lanciato "allarmi" e creato panico in modo strumentale.

Con l'associazione che rappresento abbiamo l'abitudine di lavorare con dati, documenti e con scientificità sui problemi. Nel caso dei maremmani del Faito avevamo per tempo intuito e temuto che quei cani 'davano fastidio' a qualcuno. Postare su testate on-line foto con cani rabbiosi e bava alla bocca (che nulla hanno a che fare con i maremmani del Faito!) a supporto di articoli allarmanti e sensazionalistici dal titolo "randagi accerchiano una famiglia ... poteva essere una tragedia ... salvi grazie al sangue freddo" e roba simile, non è corretto e non fa bene alla causa dei cani randagi (e non solo) soprattutto nell'epoca dei social dove è facile 'influenzare' le masse!
Inoltre non dà il quadro esatto della realtà". Grazie al nucleo di Guardie Volontarie il Wwf Italia svolge periodicamente controlli dei cani all'anagrafe canina e dei microchip obbligatori. "Personalmente - continua D'Esposito - nelle numerose escursioni nei boschi del Faito ho incontrato quei cani tante volte nell'ultimo decennio. A volte mi hanno abbaiato contro, ma mai si sono dimostrati aggressivi". 
 
 
 
 
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