Si introducono di nascosto nella riserva, bracconieri finiscono sbranati dai leoni

foto Remo Sabatini
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di Remo Sabatini
Sabato 7 Luglio 2018, 12:01 - Ultimo agg. 12:08
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Tre bracconieri sono stati sbranati dai leoni, martedì, in una riserva naturale sudafricana. I tre, si erano introdotti, non notati dai ranger, nell’area del Sibuya Game Reserve, sulla costa sud est del Sudafrica, nelle prime ore del mattino di domenica scorsa. La notizia è stata diffusa dal titolare del parco, Nick Fox, dopo il macabro ritrovamento di alcuni resti umani smembrati dai leoni, da parte del personale in servizio.

Un fucile di grosso calibro, un silenziatore, frese e una grossa ascia, sono stati trovati assieme ai resti dei tre che, evidentemente, si erano introdotti furtivamente per cacciare rinoceronti. Il mercato nero legato al corno di rinoceronte, sta decimando la specie. Soltanto giovedi, l’ultimo terrificante caso di una barbara uccisione che aveva visto i bracconieri colpire una femmina, Bella, per solo un paio di centimetri scarsi di corno rimasti sul moncherino. L’animale, infatti, era stato privato dei corni per evitare attacchi da parte dei bracconieri. Prassi adottata in molti parchi africani che, stavolta, non è servita a proteggerla.

I corni di un singolo animale, sul mercato nero, hanno un valore che si aggira sui 400mila dollari a fronte di quasi 800 rinoceronti uccisi per anno. Molte riserve africane, ormai, sono dotate di ranger armati per difendere gli animali che sorvegliano giorno e notte. Dotati di un ottimo fiuto, i rinoceronti non hanno una buona vista. Erbivori, passano le giornate a brucare l’erba. Per questo, avvicinarli, non è difficile soprattutto quando si è armati di fucile. Tutto, per la preparazione di un intruglio che, dicono, curerebbe l’impotenza. Molto ricercato in alcuni Paesi orientali, dalla Cina al Vietnam alla Tailandia, lo pseudo medicinale, non ha avuto che effetti drammaticamente collaterali, lo sterminio dei rinoceronti.

(foto leoni selvaggi africani: Remo Sabatini)
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