«Animali protetti negli zoo cinesi», la lettera che ha allarmato le associazioni animaliste

«Animali protetti negli zoo cinesi», la lettera che ha sdegnato le associazioni che tutelano le specie in via di estinzione
«Animali protetti negli zoo cinesi», la lettera che ha sdegnato le associazioni che tutelano le specie in via di estinzione
Lunedì 2 Luglio 2018, 14:25 - Ultimo agg. 14:59
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Alcuni dei gorilla di montagna e altre specie in via di estinzione della Repubblica Democratica del Congo potrebbero essere portati dal loro habitat naturale in alcuni zoo cinesi, questa è la paura di alcune organizzazioni che operano per la salvaguardia di specie in via di estinzione. 

Una lettera del ministero dell'ambiente della repubblica del Congo ad una società cinese, dove l'oggetto è l'esportazione di animali rari, ha scatenato l'indignazione della Ong Born Free e di altre associazioni. Nello specifico si fa riferimento a una dozzina di gorilla di montagna, 16 scimpanzé pigmei, 16 scimpanzé, 8 lamantini africani e 20 okapi. Gli animali, tutti in via di estinzione, sono stati richiesti probabilmente dallo zoo di Taiyuan, nella provincia settentrionale dello Shanxi e dallo zoo di Anji Zhongnan nella Cina orientale.

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La R.D. del Congo non ha programmi di riproduzione in cattività, quindi è chiaro che qualsiasi animale verrà catturato allo stato naturale. Si ritiene che siano 200 i gorilla di montagna che rimangano nella R. del Congo, mentre gli scimpanzé sono largamente diffusi in tutta la nazione. “Siamo profondamente delusi da queste proposte 
non permetteremo che vadano avanti. Catturarli selvaggiamente metterà a rischio la vita delle persone e, secondo la nostra opinione, i giardini zoologici interessati non saranno in grado di provvedere alle complesse esigenze di salute, sociali ed emotive di questi animali” ha dichiarato il presidente di Born Free, Will Travers.
La Cina nel corso degli ultimi decenni ha aperto tanti canali di commercio con l'Africa e tanti sono i progetti ad opera cinese nel territorio degli stati africani, e forse tra i tanti accordi ci sonoanche quelli che permetterebbero agli stati di
esportare in Cina animali che dovrebbero invece essere protetti. La lettera è stata firmata dal ministro Amy Ambatobe Nyongolo, contiene la descrizione di come gli animali arriveranno in Cina seguiti da un gruppo di esperti faunistici del Congo, ed è indirizzata a Liu Min Heng, CEO di Tianjing Junheng International Trade Corporation Ltd

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Adams Cassinga, giornalista ambientalista e fondatore dell'organizzazione Conserv Congo, ha ottenuto la lettera da una fote e ha pubblicato il contenuto sui social seguita da una petizione firmata da 3000 persone. 
“Ero completamente scioccato quando ho visto la lettera. Tutti questi animali sono altamente protetti e in via di estinzione. C'è stato un grande sforzo da parte delle organizzazioni locali e internazionali per preservarle, e poi 
la Cina arriva dal nulla e decide di prendersi questi animali. La maggior parte di noi qui non ha mai visto questi animali rari. Io, per esempio, non ho visto un lamantino nella RDC. Vorrei che i cinesi fossero coinvolti nella conservazione della nostra fauna selvatica, ma invece sono tra quelli che la stanno distruggendo. Non abbiamo panda nei nostri zoo. Perché le nostre specie rare dovrebbero apparire nelle loro?” conclude Cassinga. 


 
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