Kiev, decisiva l'estrema resistenza

di Stefano Silvestri
Domenica 12 Maggio 2024, 22:44
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Bombardamenti sia di artiglieria, sia missilistici, sia con l’uso di bombe plananti ad alta velocità, pressoché impossibili da intercettare e lanciate da posizioni molto lontane dal fronte. La Russia sembra disposta a sopportare ingenti perdite umane, ma perdite quasi altrettanto significative potrebbero essere quelle ucraine: i numeri dei morti non sono noti, ma alcuni li stimano a 1.000-1.500 per parte dall’inizio dell’offensiva.

L’avanzata russa sembra riguardare essenzialmente il settore nord orientale del fronte, nella regione di Karkhiv, e dovrebbe impegnare circa 30.000 soldati da parte russa. Non sembra, in questa fase, che si stia assistendo ad un vero e proprio sfondamento del fronte difensivo, ma ad un difficile ripiegamento su posizioni più difendibili. Di fatto oggi i russi stanno riprendendo passo passo il controllo di alcune delle zone che avevano inizialmente occupato e da cui erano stati espulsi lo scorso anno. In effetti Mosca è ancora lontana dall’aver occupato tutte le terre che formalmente ha dichiarato di aver annesso alla Russia.

Se gli ucraini resisteranno a questa offensiva e soprattutto se manterranno la loro eroica volontà di combattere malgrado gli intensissimi bombardamenti russi sulle città, i centri industriali e le centrali energetiche, è probabile che l’afflusso di nuove armi, in particolare dagli Stati Uniti, contribuirà a riequilibrare la situazione al fronte.

Ma molto dipenderà dalla rapidità con cui gli aiuti raggiungeranno i combattenti.

Questa è stata sin dall’inizio una guerra fortemente squilibrata tra una Russia indebolita, ma pur sempre in controllo del maggior esercito europeo ed un’Ucraina poco e male armata, le cui debolezze vengono solo in parte compensate dagli aiuti occidentali. È stupefacente che la Russia non riesca ancora a prevalere. Questa determinazione e questi sacrifici meritano ogni appoggio.

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