Riccio non fa più rima con capriccio

Riccio non fa più rima con capriccio
Martedì 25 Giugno 2013, 15:14 - Ultimo agg. 6 Luglio, 17:58
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Ci sono la mora che vuole diventare bionda e la bionda che vuole scurirsi; c’ chi preferisce le meches, chi i colpi di sole e chi le pi recenti tecniche shatush e ombre air.



Poi, naturalmente, ci sono le ricce che vogliono la stiratura brasiliana (che regge a lungo ed è quindi assai pratica) e le lisce che vogliono invece dar corpo ai capelli con una bella permanente.



A tutti questi desideri personali si aggiungono poi, inevitabili e implacabili, le mode. E allora, in questa estate 2013 – dopo gli anni Novanta tutti piastre e lisciature – pare tornino a imporsi i ricci.

A confermarlo gli hairstylist napoletani che creano boccoli, onde e frisé. Insomma, chiome movimentate, dinamiche, energiche o – per dirla con Modugno, che affibbiò alle ricce una condanna imperitura – capricciose.



Eppure, si aggiunge un dato che, dopo più di cinquant’anni (La donna riccia è del 1954), rischia di smentire quel testo. Pare infatti che per le neo-ricce non solo di sensibilità alla moda si tratti, ma anche di un più assennato tentativo di risparmiare: una capigliatura mossa in modo naturale avrebbe minor bisogno dell’intervento frequente di un professionista.



Il condizionale è d’obbligo, perché bisogna comunque starci attenti; e così ecco i consigli dell’hairstylist per essere davvero sempre in ordine: “Il segreto dei capelli ricci è toccarli il meno possibile e non strapazzarli. Sarebbe opportuno anzi tamponare con delicatezza l’acqua dopo lo shampoo, adoperare prodotti tipo mousse (da massaggiare soprattutto sulle punte) e asciugare con il diffusore”.