«Circle», la nuova stagione del Teatro Sanità

«Circle», la nuova stagione del Teatro Sanità
Giovedì 20 Settembre 2018, 17:44
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“Circle” è il nome scelto per la sesta stagione del Nuovo Teatro Sanità, che quest’anno aspira a realizzare un nuovo percorso in direzione del teatro internazionale. La stagione 2018-19 si basa su un’idea progettuale, fatta di relazioni, scambi, connessioni, che vanno a costruire un’idea di teatro partecipativa. Ma soprattutto nasce in stretta relazione con il progetto “Circle Festival”, realizzato con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell'ambito dell'iniziativa “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura”, che ha permesso di fare del palcoscenico di piazzetta San Vincenzo un piccolo osservatorio sul teatro europeo. “Circle Festival” nasce con l’obiettivo di diffondere la drammaturgia europea, attraverso la traduzione, la messa in scena e la pubblicazione di nuovi testi teatrali provenienti da quattro nazioni: Germania, Spagna, Grecia, Italia. Gli spettacoli realizzati saranno parte integrante della stagione teatrale dell’ntS’ e andranno in scena da settembre a gennaio.
 
«L’idea è nata dopo il fortunato progetto “Cities on the Edge”— spiega il direttore artistico Mario Gelardi —, creato dal Goethe Institut di Napoli e Marsiglia insieme al Deutsch-französisches Jugendwerk, grazie al quale la compagnia giovane ntS’ è già approdata in Germania e sarà a Marsiglia all’inizio del prossimo anno. Abbiamo deciso di intensificare il rapporto con i drammaturghi europei con cui siamo entrati in contatto. Da qui parte l’idea di una stagione che realizzi un piccolo osservatorio su ciò che si produce in Europa e che il rione Sanità diventi per qualche mese un polo teatrale europeo, favorendo la conoscenza dell’altro e lo scambio interculturale».
 
Ma “Circle” indica anche il nuovo corso del teatro di piazzetta San Vincenzo, che da quest’anno sarà inevitabilmente segnato dal riconoscimento da parte del MIBAC del lavoro svolto dal collettivo artistico ntS’, soprattutto per quanto riguarda la formazione (settore Perfezionamento professionale art. 41). L’ntS’ aspira così a diventare una vera e propria “Casa della drammaturgia”, un luogo in cui gli autori teatrali possano incontrarsi, discutere e i giovani drammaturghi possano trovare consigli, spunti, formazione e confronto con autori di comprovata esperienza, ma soprattutto sperimentarsi in scena. «Crediamo nella circolarità della cultura — continua Gelardi —, senza muri e senza barriere, ma soprattutto nella libera circolazione delle idee, necessaria per riflettere sulle trasformazioni che sta subendo l’Europa. Senza dubbio, rispetto alle precedenti stagioni, quest’ultima ha una più spiccata connotazione politica, almeno per quanto riguarda le nostre produzioni. Abbiamo deciso di schierarci contro le intolleranze, contro la paura del diverso e l’avversione crescente verso tutto quello che appare straniero, perché ci sembra coerente col percorso che da anni abbiamo intrapreso nel quartiere, ma soprattutto per fare in modo che i nostri giovani possano realmente confrontarsi con le sfide del futuro in maniera adeguata. Sfide che crediamo vadano affrontate in maniera transazionale, perché le nuove generazioni si troveranno a vivere in un mondo completamente diverso. Siamo convinti che il teatro sia in grado di trovare i codici per un confronto necessario con un’Europa non ancora omogenea».
 
CIRCLE FESTIVAL
Ad aprire la stagione teatrale 2018-19 sarà proprio uno spettacolo di Circle Festival. Il progetto è articolato in diverse sezioni, nelle quali ampio spazio è dato all'attività laboratoriale. Circle Lab Napoli è la prima sezione e prevede un periodo di laboratorio, durante il quale i giovani attori della compagnia del Nuovo Teatro Sanità incontrano gli autori e i registi, allo scopo di elaborare la messa in scena degli spettacoli. I cinque spettacoli prodotti sono realizzati da compagnie composte prevalentemente da artisti under 35. Sono stati coinvolti un autore per ogni paese straniero — Germania, Spagna e Grecia — e quattro autori per l’Italia.
 
Il 28 settembre si parte con “Brucia l’Europa”, scritto da Mario Gelardi, che ne cura anche la ragia, Alessandro Palladino e Davide Pascarella, interpretato da Federica Aiello, Annalisa Direttore, Alessandro Palladino, Riccardo Ciccarelli e con Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude e Salvatore Nicolella. Diviso in quadri, ispirati a clamorosi atti terroristici, “Brucia l’Europa” ne racconta le vicende da insoliti punti di vista: non si narra la paura, ma il grottesco che genera nelle nostre vite. Replica fino al 30 settembre.
Dal 12 al 14 ottobre, si prosegue con “Il viso di un altro” dell’autore greco Jannis Papazoglou (traduzione di Giorgia Karvunaki), con Giulia Visaggi e Marcello Manzella e la partecipazione di Armando De Giulio, per la regia di Gianni Spezzano. Si prosegue, dal 19 al 21 ottobre, ancora con un autore italiano, Fabio Casano, che presenta“Patroclo e Achille”, spettacolo che vede in scena Giampiero De Concilio e Alessandro Palladino, diretti da Gennaro Maresca.
Il 23 dicembre, dopo il debutto tedesco al teatro Kholenpott di Herne, va in scena “I kiwi di Napoli” dell’autore tedesco Philipp Löhle (traduzione di Maria Carmen Morese e Anita Schnierle), con Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Anna De Stefano, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude, Gaetano Migliaccio, Federica Totaro e Beatrice Vento. L’adattamento e la regia di Carlo Geltrude, la direzione artistica di Mario Gelardi. Gli spettacoli di Circle Festival si concludono con “La testa sott’acqua”, in scena dall’11 al 13 gennaio, della drammaturga catalana Helena Tornero (traduzione di Alessio Arena), interpretato da Giampiero De Concilio, Mariano Coletti, Ciro Burzo e Arianna Cozzi, per la regia di Riccardo Ciccarelli.

Le opere italiane — appositamente tradotte nelle tre lingue straniere — saranno pubblicate in un volume diffuso presso gli Istituti e gli enti culturali dei paesi coinvolti nel progetto. 
 
Il progetto Circle Festival prevede inoltre le sezioni Circle Germania e Circle Lab Germania, che nascono all'interno di “Cities on the Edge”. L'iniziativa vede la collaborazione tra il drammaturgo tedesco Philipp Löhle e i giovani attori del Nuovo Teatro Sanità. Dalla conoscenza e dalle interviste fatte ai giovani attori della compagnia, l'autore tedesco ha tratto ispirazione per la scrittura de “I kiwi di Napoli”, testo che ha debuttato, ad agosto, nella città tedesca di Herne, al festival “Pottfiction”, progetto artistico rivolto ai giovani, che si svolge ogni anno in diverse città della Ruhr.
Circle Lab Conosciamoci è invece strutturato come un laboratorio itinerante. I giovani attori mostreranno le bellezze artistiche del Rione Sanità attraverso la creazione di spettacoli pensati appositamente per i luoghi che ospitano le rappresentazioni. Nell'ambito di questa sezione è andato in scena, a luglio, presso il Cimitero delle Fontanelle, “Dalle pene... All'amor perduto”, da “Pene d'amor perduto” di William Shakespeare, nell'adattamento di Alessandro Palladino che ne firma anche la regia.

Per favorire la circolazione e la diffusione della drammaturgia contemporanea europea, il Festival prevede inoltre Circle in tour Campania, una vera e propria tournée teatrale circoscritta al territorio campano, attraverso la distribuzione di alcuni spettacoli prodotti nell’ambito di Circle Festival. Ad accogliere l'iniziativa saranno il Teatro Civico 14 di Caserta e il Magnifico Visbaal di Benevento.
 
CIRCLE – STAGIONE TEATRALE 2018-19
Parallelamente a questi progetti, il Nuovo Teatro Sanità porta avanti la stagione teatrale— grazie al sostegno di Optima Italia, ormai partner storico del teatro di piazzetta San Vincenzo —, che, come sempre, è un vero e proprio osservatorio sulla produzione indipendente nazionale. Molte le compagnie ospiti quest’anno, provenienti da tutta Italia, come sempre in prima a Napoli.

Si parte il 6 e 7 ottobre, con un giovane artista del quartiere Sanità che divide la sua vita tra l’Italia e la Spagna, Alessio Arena, che presenta “La sirena di New York - Vita e mito di Gilda Mignonette”, tratto dal suo romanzo “La notte non vuole venire”, in scena, Cristina Donadio, Arcangelo Michele Caso (elaborazioni musicali e violoncello), Alessio Arena (voce e chitarra) e Giovanni Sanarico (secondo violoncello). Il 2, 3 e 4 novembre si prosegue con “Ma come si fa?”, performance teatrale scritta e diretta da Luciano Melchionna, con Adelaide Di Bitonto, Sara Esposito ed Eleonora Tiberia. Ancora il 17 e 18 novembre va in scena “100 volte sì”, drammaturgia e regia Peppe Fonzo, interpretato da Roberto Azzurro. Mentre il 24 e 25 novembre ritorna a Napoli “Il caso Braibanti” di Massimiliano Palmese, con Fabio Bussotti, Mauro Conte e le musiche composte ed eseguite live da Mauro Verrone, per la regia di Giuseppe Marini. L’1 e 2 dicembre sarà la volta de “L’archivio delle anime. Amleto”, un progetto di Naira Gonzalez e Massimiliano Donato, con Massimiliano Donato, in scena, anche i burattini di Edgar Gonzalez. Il 19, 20 e 21 gennaio, sul palco di piazzetta San Vincenzo, va in scena “Scarti di paradiso”, di Alessandra D’Ambrosio e Diana Del Monaco, interpretato dalla stessa D’Ambrosio per la regia di Gianfelice Imparato. Il 1, 2, 3 febbraio, va invece in scena una storica compagnia nata a Napoli ma trapiantata a Firenze, I Chille della Balanza con “L’amore è il cuore di tutte le cose”, scrittura scenica e regia Claudio Ascoli, con Eleonora Angioletti, Francesco Gori e Matteo Pecorini. Ritorna al Nuovo Teatro Sanità la compagnia Manimotò, che il 9 e 10 febbraio presenta ”Il grattacielo degli animali”, liberamente tratto da “La conferenza degli animali” di Erich Kästner, di e con Matteo Garattoni, Sara Magrin e Ariela Maggi, che ne cura anche la regia. Il 16 febbraio sarà la volta della compagniaBiancofango con “In punta di piedi”, drammaturgia e regia Francesca Macrì eAndrea Trapani, con Andrea Trapani; il 23 e 24 febbraio, Massimo Odierna porta in scena “Posso lasciare il mio spazzolino da te?”, con Vincenzo d’Amato, Vera Dragone, Luca Mascolo, Alessandro Meringolo. Si riprende l’1, 2 e 3 marzo con Teatri Uniti, che porta al Nuovo Teatro Sanità “Eternapoli”, tratto dal romanzo “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano, nell’adattamento di Giuseppe Montesano ed Enrico Ianniello, interpretato da Enrico Ianniello. Il 16 e 17 marzo arriva la drammaturgia siciliana di Tino Caspanello, che presenta per la prima volta a Napoli“Sira”, interpretato dallo stesso Caspanello e da Tino Calabrò, per la regia di Cinzia Muscolino. Mentre il 23 e 24 marzo sarà la volta de “La commedia degli errori”, diretta da Eugenio Allegri, nel libero adattamento per due soli attori del testo di William Shakespeare di e con Daniele Marmi e Alessandro Marini. Il 29, 30 e 31 marzo, si dà spazio alla compagnia giovane Collettivo LunAzione, che presenta “Ave”, progetto e regia di Eduardo Di Pietro, con Martina Di Leva, Alessandro Errico, Giulia Esposito, Cecilia Lupoli, Monica Palomby. Si prosegue il 5, 6, 7 aprile con “Prove (Rewind)”, testi di Juana Lacorazza, Guerassim Dichiliev, Sergio Longobardi, Costantino Raimondi e Oscar Valsecchi, che vede in scena Guerassim Dichiliev, Sergio Longobardi, Costantino Raimondi, Oscar Valsecchi, Fiorenza Raimondi e Tata Barbalato; l’ideazione, la regia e la drammaturgia corporea sono di Costantino Raimondi. Il 12, 13, 14 aprile va ancora in scena un’opera di Costantino Raimondi, che presenta “Monologo con valigia”, testo e pantomime di  Guerassim Dichliev, con Guerassim Dichliev, Fiorenza Raimondi, Costantino Raimondi. Il 4 e 5 maggio la compagnia Mutamenti\Teatro Civico 14 di Caserta presenta “Di un Ulisse, di una Penelope” di Marilena Lucente, con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, per la regia di Roberto Solofria.
 
PROGETTI
Nel corso della stagione 2018-19, il Nuovo Teatro Sanità dedica ben due progetti alle donne. L’idea nasce dopo un laboratorio realizzato con le mamme della Sanità, a cui le donne del quartiere hanno risposto con grande entusiasmo. Il percorso si è concluso con la partecipazione allo spettacolo “Lui, il figlio”, andato in scena a dicembre scorso nella Chiesa Donnaregina Nuova, nell’ambito di “Quartieri di vita”, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, diretta da Ruggero Cappuccio. In seguito a quest’esperienza, si è rilevata la necessità di una maggiore attenzione al mondo femminile del rione Sanità, che il teatro intende coinvolgere sia come spettatrici sia come attrici.

Dal 21 al 27 gennaio sarà al Nuovo Teatro Sanità, la regista Eleonora Pippo, che lavorerà con le adolescenti del quartiere per il suo progetto teatrale people-specific “Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra”, coprodotto dal Teatro della Tosse di Genova, e ispirato dall'omonimo teen drama a fumetti di Ratigher — vincitore del prestigioso “Premio Micheluzzi” come Miglior Fumetto al Napoli COMICON 2015 —, che racconta la storia dell'amicizia di due ragazzine delle scuole medie con la passione per le analisi mediche. 
Il progetto prevede la formazione di compagnie locali temporanee composte da ragazze tra i 13 e i 18 anni, che nel tempo record di sette giorni lavorano alla creazione di una performance, indagando i sentimenti della crescita e dell'identità. Il 27 gennaio andrà in scena al Nuovo Teatro Sanità il risultato del laboratorio.
Mentre “Le spose” è un progetto ideato da Mario Gelardi — in scena il 10, 11 e 12 maggio —, che trae ispirazione da cinque abiti da sposa stipati nella costumeria del Nuovo Teatro Sanità. Questi cinque abiti erano destinati ad altrettante donne del rione Sanità, ma rifiutati perché la mentalità del quartiere vuole che «anche se la famiglia resta senza i soldi per mangiare, l’abito da sposa deve essere nuovo». Così Gelardi ha aperto una call destinata a drammaturghe under 40, per cucire dentro questi abiti un’anima di fantasia. Unico vincolo è che le spose novelle siano ispirate alle donne delle grandi storie di William Shakespeare: «immaginate un’Ofelia, una Desdemona, una Lady Macbeth dei giorni nostri — scrive Mario Gelardi —, che parla la nostra lingua, magari il nostro dialetto e che racconta la sua storia: il giorno delle sue nozze». Così cinque spose, chissà forse anche uno sposo, faranno fare a questi abiti il loro ingresso trionfale.
 
FORMAZIONE
Continua il progetto “Bottega TeatrAle”, realizzato grazie alla Fondazione Alessandro Pavesi. Come “teatro di comunità”, il Nuovo Teatro Sanità ha dato la possibilità ai giovani del quartiere di avere un luogo dove studiare, crescere e imparare un mestiere affascinante. Ogni giorno, nello spazio di piazzetta San Vincenzo, si tengono laboratori riguardanti i diversi mestieri del teatro. Il progetto ha consentito di realizzare un vero e proprio presidio sociale e culturale in un rione con una delle percentuali di abbandono scolastico più alte d’Europa.
Visti gli ottimi risultati raggiunti, come prosecuzione e potenziamento di Bottega TeatrAle, il Nuovo Teatro Sanità ha pensato alla realizzazione di “Professione Teatro”, rivolto ai giovani under 35, che abbiano già effettuato un percorso di formazione teatrale, ma che hanno bisogno di un supporto per effettuare il passaggio dallo studio alla professione. Lo scopo di “Professione Teatro” è quello di creare una compagnia teatrale che veda al suo interno, oltre ad attori, anche drammaturghi, registi, organizzatori, uffici stampa, scenografi e scenotecnici, sarte, tecnici audio e luci. Il progetto è sostenuto dalFondo di Beneficenza Intesa - San Paolo. Tra i formatori, oltre al direttore artistico Mario Gelardi, Costantino Raimondi, Paolo Cresta, Antonio Sinagra, Luigi Ferrigno e Alessandra Gaudioso.
 
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Il costo del biglietto per gli spettacoli della stagione è di 12 euro (intero) e 10 euro per il ridotto, valido per gli under 25 e gli over 65. Mentre per Circle Festival è previsto un biglietto unico del costo di 5 euro. Il pubblico potrà scegliere inoltre tra due formule di abbonamento: l’Abbonamento60, che consente di vedere 8 spettacoli della stagione al costo di 60 euro e l’AbbonamentoCircle, del costo di 20 euro, che consente la visione di 5 spettacoli inseriti nel programma di Circle Festival.
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