A Napoli il primo fest per poeti «benedetto» da Alfonso Gatto

A Napoli il primo fest per poeti «benedetto» da Alfonso Gatto
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 23 Maggio 2018, 19:17
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Quando la musica inghiottisce parole diventa canzone. Ma quello che si sta provando a fare a Napoli è mantenerle su binari paralleli concedendo solo alcuni punti di contatto. Si sveste la poesia così della musica senza scarnificarla ma rendendo le note accompagnamento alle suggestioni. Dal 31 maggio al 3 giugno si svolgerà a Napoli, nel complesso di San Domenico Maggiore, il festival Cut, un contenitore che è come un taccuino bianco "intarsiato" da mille voci, un "container" in cui le liriche si manifestano per interazioni dinamiche tra musicisti e poeti, due generi che dialogano da sempre. Non a caso è stata scelta Napoli, patria di melting pot, città di Salvatore di Giacomo, Ferdinando Russo e Libero Bovio, personalità che incarnano perfettamente la complessa complementarità tra poesia e musica. Il festival, nell'analizzare linguaggi ed emozioni vuole essere un bacino e punto di riferimento per la promozione di giovani scrittori e musicisti, patrimonio culturale della città di Napoli e del Paese. Dietro la rassegna c'è la memoria del poeta dell’Ermetismo Alfonso Gatto e il nipote, Filippo Trotta, ideatore e presidente della fondazione dedicata allo scrittore salernitano che, tra l'altro, a 40 anni dalla morte dello zio, sta per inaugurare il primo centro studi universitario sul poeta all'Università di Fisciano con una serie di eventi correlati, tra cui il premio internazionale di poesia tra novembre e dicembre a Salerno. La kermesse Cut, inserita anche tra gli appuntamenti del  “Maggio dei Monumenti”, è realizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. Quattro giorni con doppi appuntamenti tra  letture, incontri, concerti, proiezioni, performance, spettacoli di livello internazionale in un continuo dialogo tra i due linguaggi che condurrà il pubblico ad un confronto e ad un approccio non convenzionale con la poesia.
 


Trenta gli artisti, tra scrittori prestati alla musica e musicisti prestati alla scrittura. Otto appuntamenti, per 4 pomeriggi, con la poesia prima e la musica dopo. A dare il via alla kermesse, nella Sala del Capitolo, sarà un gruppo di 11 scrittori, che presenteranno in anteprima l’antologia della nuova poesia napoletana, una raccolta di scritti inediti che verranno inseriti in un progetto editoriale. Si tratta di Francesco Di Bella, Carmen Gallo, Guido Maria Grillo, Gianni Montieri, Luca O’ Zulù Persico, Angelo Petrella, Eleonora Rimolo, Dario Sansone, Giorgio Sica, Alessio Sollo, Gianni Valentino. In serata (21.30), nel Refettorio, ad esibirsi saranno i Musica Nuda, che per l’occasione riproporranno alcuni brani tratti dall’album “ Leggera” ispirati dai testi di Italo Calvino, e ad aprire l’appuntamento musicale sarà la giovane (appena 18enne) cantautrice  Alessandra Tumolillo. Il primo giugno alle ore 18, nella Sala del Capitolo, sarà la volta di “Incontri di poesia” con Mariano Bàino e Ferdinando Tricarico/Melopoetry Ensemble, due tra gli esponenti più significativi della “corrente” identificabile proprio con l’unione delle due arti,  poesia e musica, e il connubio tecnico metrico con la musica. Alle  21.30 nella Sala del Refettorio tre i concerti, Francesco Verrone introdurrà quelli di Sophie Auster, cantautrice e poetessa newyorkese  e quello di Brittany Anjou, la polistrumentista di Seattle che con il suo trio presenterà il progetto di  “jazz irregolare”. Il 2 giugno in occasione della festa della Repubblica il Festival si arricchirà di più momenti. Uno celebrativo, fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, dal titolo “Letture in musica per la Festa della Repubblica”. Alle 18 nella sala del Capitolo  Milvia Marigliano leggerà alcuni brani di scrittori che hanno avuto un valore civile molto significativo: Alfonso Gatto, Pierpaolo Pasolini, Leonardo Sciascia e Enzo Moscato. La lettura sarà accompagnata da momenti musicali eseguiti da Danilo Rossi, Stefano Bezzicheri. A seguire, ritornando alla programmazione base  del Festival,  ad allietare il pubblico saranno i poeti Gianni Solla e  Massimiliano Mazzei per poi lasciare spazio alla musica carioca, con l’attesissimo concerto, ore 21:30, Sala Refettorio, con Pedro Sa, Luana Carvalho, Domenico Lancellotti. Ad aprire il concerto Aliante + Andrea Cassese, due giovani musicisti cantautorali. Il 3 giugno, giorno conclusivo della rassegna, alle ore 18, sarà proiettato il film “ Gatta Cenerentola" di Dario Sansone e a seguire alle 21.30, al Refettorio a salire sul palco saranno Messina Signorile feat. Simona Boo, Zulù + Polina. Un esempio di cultura sostenuta dalle istituzioni senza aiuti privati ma anche un'occasione sprecata per gli imprenditori di utilizzare l'art bonus che a Napoli e nel Mezzogiorno "raccoglie pochi spiccioli - denuncia l'assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele - forse perché c'è troppo nero".
 

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