Sanità e Giochi, il piano M5S:
«Così indeboliamo De Luca»

Sanità e Giochi, il piano M5S: «Così indeboliamo De Luca»
di Fulvio Scarlata
Sabato 14 Luglio 2018, 09:51
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«Chiederemo di uscire dal commissariamento. E deve essere chiaro che sull'organizzazione della sanità in Campania decide la Regione, non il governo»: Vincenzo De Luca rilancia la sfida sulla sanità dopo essere stato attaccato dal ministro della Salute Giulia Grillo. I 5Stelle vogliono togliere al governatore il ruolo di commissario alla sanità, invece lo vogliono commissario per le Universiadi «perché De Luca - dice Gennaro Saiello - deve rimediare ai ritardi che ha provocato». Un ruolo, quello su Napoli 2019, che il presidente della Campania non vuole anche perché, si fa notare, «oltre a governatore in questo momento De Luca è già bicommissario: alla sanità e al terremoto di Ischia». È uno scontro a tutto campo, quello tra i 5Stelle, e degli alleati di governo leghisti, e De Luca, in vista delle elezioni regionali del 2020. Un accerchiamento cominciato con la visita del ministro Grillo in Campania: «Non voglio ledere l'autonomia regionale - aveva detto - ma che competenza ha un presidente della Regione per fare il commissario per la sanità?».

IL «CADAVERE»
Una dichiarazione che aveva sollevato qualche dubbio, perché se vera il governo dovrebbe commissariare tutte le Regioni d'Italia, i cui presidenti, tutti politici, hanno come principale compito proprio la gestione della sanità. Il ministro, però, aveva rincarato: «Il presidente della Campania dovrà passare sul mio cadavere prima di smantellare il polo materno infantile dell'Ospedale del Mare». Il vero tema è quello del commissariamento, tanto che ieri la grillina Valeria Ciarambino ha insistito: «Il polo materno infantile non sarà mai trasferito dall'Ospedale del Mare, un reparto di eccellenza non può essere smantellato e trasferito in un ospedale obsoleto come il Loreto Mare. Il ministro, nostro rappresentante di Governo, ha visto le disfunzioni organizzative della sanità sotto la gestione commissariale di De Luca».

Tecnicamente, però, nominare un altro commissario per la sanità in Campania non è così facile. Perché la nomina fu fatta dal Governo Gentiloni con un allegato alla legge Finanziaria e, dunque, bisognerà aspettare la prossima Finanziaria a fine anno per intervenire. Intanto, però, De Luca non sta a guardare, cercando di non esacerbare i rapporti con il ministro, ma rispondendo in modo netto: «Con il ministro della Salute ha avuto un incontro tranquillo e molto cordiale - dice da LiraTv - poi c'è stato qualche elemento polemico incomprensibile. In termini di principio, l'organizzazione della sanità in Campania la decide la Regione, non il governo nazionale. Si fa una stupida propaganda sul reparto materno-infantile programmato quando si progettò l'Ospedale del Mare. Ma se a 900 metri c'è Villa Betania, che è una struttura pubblica a tutti gli effetti, che fa 2200 parti l'anno con il 23% di parti cesarei, dato che è tra i più bassi in Italia, e che perciò è un'eccellenza assoluta, è ridicolo fare un altro punto nascita così vicino».

 

IL PROGETTO
L'idea di Palazzo Santa Lucia è di allestire il reparto materno-infantile al Loreto Mare, investendo 7,5 milioni per ristrutturare l'ospedale, in modo da non chiuderlo come era previsto in passato. «I 5Stelle vogliono chiudere gli ospedali, noi vogliamo evitare duplicazioni - continua De Luca - All'Ospedale del Mare ci sarà un ginecologo e un'ostetrica 24 ore su 24 ma niente di più. E su questo decide la Regione». Sull'accusa ai 5Stelle, Ciarambino risponde subito: «Noi non vogliamo chiudere nessun ospedale. È De Luca ad aver depotenziato gli ospedali come il Loreto Mare declassato da Dea di primo Livello a semplice pronto soccorso, trasferendo Neurochirurgia, Neurologia, Cardiologia, Utic, emodinamica, Ortopedia».

LA LETTERA
Visto che il problema è il ruolo di commissario, De Luca, vuole eliminare la questione: «A luglio formalizzerò la richiesta di uscita dal commissariamento perché non ci sono più ragioni per mantenerlo. Presenterò una lettera motivata che riguarda la situazione finanziaria, i livelli essenziali di assistenza, l'organizzazione, i rapporti con la medicina convenzionata. Rientriamo nella normalità».

Mentre 5Stelle, e leghisti, vogliono togliere a De Luca il ruolo di commissario alla Sanità, gli vorrebbero affibbiare quello di commissario per le Universiadi.

L'idea era già uscita dopo il vertice di giovedì a Roma quando il sottosegretario Giancarlo Giorgetti aveva annunciato che i poteri dal commissario prefettizio dovevano passare agli enti locali: «la Regione ci mette i soldi - le sue parole - per mia formazione tocca alla Regione un ruolo maggiore». La linea è stata ribadita ieri da Gennaro Saiello: «Dopo aver sprecato denaro pubblico per due anni, di fronte al fallimento delle Universiadi, De Luca aveva implorato il suo governo di mandargli un commissario su cui scaricare le colpe del flop - dice il capogruppo grillino alla Regione - Oggi che un nuovo governo gli ha proposto di riprendersi la patata bollente, De Luca non vuole assumersi le colpe di quella che sarà una delle più grandi figuracce della sua gestione. Ma non può tirarsi indietro. I guai che ha creato li deve risolvere». La strategia di accerchiamento è evidente. De Luca la cerca di schivare ribadendo che nessuna proposta ufficiale è arrivata dal governo sulle Universiadi.

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