Salvini a Napoli: «È finita l’era De Luca, ce la possiamo giocare»

Nuove adesioni, nasce il gruppo consiliare della Lega al Comune e il leader del Carroccio incontra il sindaco: «Dialogo costruttivo»

Il ministro Salvini
Il ministro Salvini
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 8 Aprile 2024, 23:02 - Ultimo agg. 10 Aprile, 07:34
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Il traguardo storico di un gruppo della Lega al consiglio comunale di Napoli proprio nei giorni del quarantennale del partito. Ma per Matteo Salvini, che ieri a Napoli si sdoppia nelle sue funzioni (a Pietrarsa indossa la grisaglia da ministro, a Napoli quella di segretario di partito) l’obiettivo rimane espugnare palazzo Santa Lucia: «Abbiamo il dovere di giocarci la partita fino in fondo anche perché dopo De Luca non ci sarà un altro De Luca», dice, dopo aver espresso parole al miele per l’ok del governatore della Campania al ponte sullo Stretto.

Ma la Lega, quindi, ha abbandonato il progetto del terzo mandato? «Assolutamente no: siamo stati gli unici a sostenerlo in Parlamento ma non ci siamo riusciti.

Ma è De Luca che non ci sarà perché è il Pd, il suo partito, che non lo vuole». Comunque sia, per Salvini «la prossima scadenza delle regionali per la Lega e il centrodestra è fondamentale perché nelle ultime occasioni il centrodestra si è diviso, ha litigato, ha perso tempo e non sempre ci ha creduto sia in Comune che in Regione». 

Il vertice

Il ministro, anzi il segretario, parla con i giornalisti, nella sala Nugnes del consiglio comunale a margine della presentazione ufficiale dei consiglieri passati alla Lega. Prima però un passaggio a palazzo San Giacomo per un breve incontro con il sindaco Gaetano Manfredi. Quasi a ricambiare la visita che il primo cittadino poco prima aveva fatto alla manifestazione al museo di Pietrarsa.

E in questi ultimi due casi la veste è quella da ministro delle Infrastrutture. «Quando trovo dei sindaci con cui riesco a parlare senza preconcetti di cose per la comunità, sono felice. Ci sono sindaci di sinistra con cui è difficile dialogare perché non vedono il ministro dei Trasporti, ma il segretario della Lega. Con il sindaco di Napoli, rivendicando ognuno la sua appartenenza e area culturale, devo dire che si può parlare. Con lui - aggiunge - abbiamo discusso di metropolitana e conto di tornare a luglio per l’inaugurazione di un tratto della Metro. Abbiamo parlato anche del Salva casa e un buon amministratore a prescindere dal colore politico non può che sostenere questa operazione. E, ancora, abbiamo discusso della Tangenziale, su cui c’è un progetto di Autostrade per l’Italia di alcune centinaia di milioni. E su questo punto la mia collaborazione è totale».

 

Infine le nuove adesioni presentate accanto al coordinatore regionale Claudio Durigon e tutto il gruppo campano. Dai parlamentari Castiello, Cantalamessa, Zinzi al capogruppo in Regione Severino Nappi sino a Salvatore Ronghi, appena passato alla Lega dopo una lunga militanza tra An ed Fdi. Ma in sala c’è anche chi assiste per curiosità al progetto leghista come l’avvocato Angelo Pisani. Ed ecco il nuovo gruppo della Lega composto per ora da Bianca D’Angelo e Domenico Brescia (ex renziano, sostenitore di Manfredi) a cui dovrebbe aggiungersi, questione di giorni, Rosaria Borrelli eletta in una civica a supporto di Catello Maresca.

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«Brescia l’ho conosciuto come ragazzo preparato, motivato, non mi ha chiesto niente in cambio. Chi entra in Lega ha poco da chiedere e tanto da dare», puntualizza Salvini. Poi i cronisti gli fanno notare come l’ex renziano spessissimo diserta i consigli comunali. «Se lo vedremo più spesso in consiglio? Assolutamente sì, dormirà anche in sala...».

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