Rimpasto, ora de Magistris accelera: quindici giorni per cambiare la giunta di Napoli

Rimpasto, ora de Magistris accelera: quindici giorni per cambiare la giunta di Napoli
di Luigi Roano
Giovedì 13 Settembre 2018, 09:04 - Ultimo agg. 09:41
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La sostanza della situazione politica in cui versa Palazzo San Giacomo la racconta bene Mario Coppeto, capogruppo di Sinistra in comune: «Dopo la pausa estiva il sindaco, che è il capo politico della coalizione, deve mettere tutti i partecipanti sullo stesso piano e far capire come vuole attuare questo rilancio. Di certo serve mettere entusiasmo nella giunta con alcuni cambi. Mi chiedo cosa fanno alcuni assessori nella loro stanza dalla mattina alla sera». Non tenero Coppeto, evidentemente la misura è colma. La Sinistra del Consiglio comunale le ha chiamate «le riflessioni sotto l’ombrellone» quelle del sindaco Luigi de Magistris in merito al rimpasto di giunta. Prima del rompete le righe l’ex pm aveva promesso che, tornato dalle ferie avrebbe messo mano alla giunta, questione non più rinviabile dopo l’annuncio dei cambi fatto addirittura prima di Natale. Questione di equilibri politici interni ormai appesi a un esile filo.  
Il tempo è dunque scaduto, così tutti i capigruppo della maggioranza - non solo la Sinistra - hanno incontrato per il momento il capo di gabinetto Attilio Auricchio martedì sera per capire a che punto erano le riflessioni dell’ex pm. Stando a quello che trapela, il sindaco nel giro di un paio di settimane o prima del prossimo Consiglio comunale, o immediatamente dopo dovrebbe varare la riorganizzazione della sua squadra di governo. Importante la notazione sul Consiglio comunale perché nella sostanza per de Magistris è specie di fiducia a termine. Nel senso che la stessa Sinistra «manterrà gli impegni presi, arriverà in Aula la delibera sulla Net service e l’assunzione di questi lavoratori - dice ancora Coppeto - ma poi bisogna cambiare marcia e sarebbe utile se già prima del Consiglio che il sindaco ci spiegasse qual è il suo progetto politico». 

Non semplice far quadrare il cerchio. Fortissime sono le spinte per entrare in giunta di molti consiglieri comunali, che sentono profumo di elezioni e vogliono la loro quota di popolarità per stare in campo con maggiori argomenti da spendere con l’elettorato. Cosa farà il sindaco? Intanto ha fatto trapelare un nome esterno, questa la novità, da mettere nella giunta. Quello di Chiara Capretti, candidata alla Camera di Potere al popolo alle ultime Politiche. Una figura che - secondo il ragionamento dell’ex pm - potrebbe accontentare la parte più radicale della Sinistra e anche l’ala movimentista. La realtà invece è un’altra. La Sinistra, quella che è in maggioranza, vuole essere risarcita del passaggio di Ciro Borriello da Sinistra in Comune a demA. Allo stesso modo l’ala movimentista spinge perché in squadra entri la pasionaria Eleonora De Majo e della Capretti non vuole sentire nemmeno parlare. Vista l’esiguità dei numeri su cui regge la maggioranza forzare la mano sulla Capretti sarebbe un grosso rischio.

De Magistris è in difficoltà, perché la soluzione che aveva trovato per dare spazio a tutti era quella di assegnare ai capigruppo delle deleghe operative, in modo da non toccare la squadra e allo stesso tempo avrebbe dato a chi spinge una delega vera, concreta e operativa. Una soluzione che però non convince. Perché i vari gruppi si spaccherebbero più di quanto non lo siano adesso e perché gli stessi consiglieri comunali premono per entrare in giunta. Lo chiedono i Verdi con Stefano Buono, i Riformisti democratici con Gabriele Mundo, la Sinistra con Coppeto e appunto i movimentisti. Perché tanto attivismo? Il patto più o meno venuto allo scoperto con il M5S sta facendo vacillare il progetto politico arancione e in tanti ora temono di restare senza patria politica alle Europee della prossima primavera, ma soprattutto alle Regionali del 2020. 
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