Gli operatori della sanità privata contro De Luca: «La brutta copia di Robin Hood»

Gli operatori della sanità privata contro De Luca: «La brutta copia di Robin Hood»
Sabato 12 Maggio 2018, 14:07 - Ultimo agg. 16:55
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«Il governatore Vincenzo De Luca ha dato letteralmente i numeri sui laboratori di analisi e sulla specialistica ambulatoriale in generale. E li ha utilizzati come l'ubriaco utilizza i lampioni: più per farsi sostenere che per farsi illuminare». Lo dice, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, «l'associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati, con oltre 2.000 strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale (di cui 700 in Campania)».

«La metamorfosi del governatore - afferma Lamberti - è veramente straordinaria rispetto alle reiterate affermazioni in campagna elettorale e nel corso di questi anni. De Luca si è trasformato in un Robin Hood alla rovescia che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Più semplicemente offre alle case di cura private e ad altri comparti benemeriti, soldi a pioggia detraendoli dai servizi essenziali di base quali sono, appunto, gli esami di analisi, di radiologia e le visite specialistiche». «Il governatore - sostiene Lamberti - lancia offese nei confronti del benemerito comparto dei laboratori di analisi privati accreditati (servizio pubblico non statale), ignorando forse come tale settore eroghi, da solo, prestazioni ad un costo del 50% più basso rispetto all'analogo comparto a gestione statale». «Come un personaggetto qualunque - prosegue il presidente di Federlab - De Luca confonde la problematica relativa alla riorganizzazione della rete dell'offerta di medicina di laboratorio con la questione del corretto calcolo del fabbisogno di analisi mediche da garantire all'utenza per salvaguardare i livelli essenziali di assistenza. Prima concede ben dieci proroghe ai laboratori sotto la soglia di efficienza stabilita dalla legge (200mila prestazioni annue) e li accredita come erogatori per conto della Regione, poi, successivamente, ne proclama l'inutilità. Eppure ben dovrebbe aver compreso, il commissario, come gli esami specialistici di base servano sia alla prevenzione che alla cura e disincentivano l'ospedalizzazione, che resta la principale fonte della spesa e del debito sanitario in Campania».

Quanto poi al «triste fenomeno dell'aggressione giudiziaria alle Asl attraverso la pratica dei decreti ingiuntivi - afferma Lamberti - Federlab ne ha più volte denunciato, in passato, l'esistenza asserendo che la pratica paralegale si origini per insufficienza del fondo utile a coprire ed a pagare gli esami richiesti dai medici di medicina di base». «Da parte nostra - conclude Lamberti - una risposta a De Luca si rende doverosa per non dire inevitabile. Mercoledì, di concerto con le altre associazioni di categoria, organizzeremo una conferenza stampa nel corso della quale renderemo noti i veri dati di spesa del comparto e del fabbisogno di prestazioni sanitarie e le iniziativa di protesta e giudiziarie che intendiamo porre in essere».
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