Migranti, de Magistris sfida Fico e prova a spaccare i cinquestelle

Migranti, de Magistris sfida Fico e prova a spaccare i cinquestelle
di Adolfo Pappalardo
Martedì 8 Gennaio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 12:28
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Il sindaco de Magistris continua a cavalcare l'opposizione a Salvini per gli sbarchi dei migranti. Ma stavolta spacca la corrente grillina che fa capo al presidente della Camera Roberto Fico. Mugugni. Malcelati imbarazzi. Perché l'ala più dialogante dell'M5s si ritrova ieri mattina improvvisamente spiazzata quando il sindaco dice: «Non ci siamo sentiti, però faccio un appello a Roberto Fico che conosco da tanti anni, al Presidente della Camera del nostro Paese, una persona che ha sensibilità diverse rispetto a quelle di Di Maio e Salvini, di essere più netto e chiaro in questi giorni, perché in questi giorni non si può stare a guardare. Bisogna - avverte durante la trasmissione Agorà - schierarsi. Da una parte o dall'altra. Io mi aspetto una posizione molto forte». Una mossa politicamente astuta, quella del sindaco, che tenta di spaccare o comunque far venire allo scoperto i grillini dopo essersi messo nel gruppo di testa dei primi cittadini contestatori di Salvini e le sue politiche. Sembra riconoscerlo, anche senza mai nominarlo, anche l'ex governatore Antonio Bassolino che di de Magistris non è certo amico, né è stato mai tenero. «I sindaci 25 anni fa - dice intervistato a Radio Crc - fecero da supplenti della democrazia. Oggi, come allora, possono avere un ruolo importante». E ancora: «Osservare e rispettare le leggi è un dovere per un amministratore ma al tempo stesso, ogni sindaco ha il diritto di battersi per modificare leggi, usando gli strumenti già previsti dalla Costituzione e dalla normativa».
 
Ma quello di ieri non è il solito scontro di Dema con Salvini (che nel pomeriggio pure risponderà per le rime all'ex pm) o con Luigi Di Maio ormai allineato con il collega vicepremier ma con tutto il gruppo del presidente della Camera con cui sono molte le affinità politico-elettive create in questi anni. E per qualche ora i parlamentari legati a Fico si ritrovano nel pieno dell'imbarazzo, senza sapere cosa fare. Perché le parole del sindaco li mettono in difficoltà. E pure le parole di Fico per la celebrazione del Tricolore («Un Paese capace di costruire ponti e non muri, di essere un interlocutore internazionale credibile e autorevole») non dirimono la questione. Certo c'è una posizione più aperta (e lo nota la Meloni che accusa il numero uno di Montecitorio di «propaganda immigrazionista») ma non è una posizione netta e chiara sulla questione. Inizia così un lavoro di fino a cui lavora direttamente Fico. Da un lato tenere una posizione defilata come la carica gli impone, dall'altro un discreto pressing affinché sia il premier Conte a dirimere la questione della nave di migranti in giro da giorni nel canale di Sicilia senza avere un porto dove attraccare. Situazione che si potrebbe sbloccare nel giro di ore, sperano i grillini.

Non accade nulla. Qualche parlamentare abbozza pure qualche dichiarazione ma poi ci ripensa perché se da un lato non vogliono schierarsi apertamente con il sindaco di Napoli, dall'altro non vogliono apparire come d'accordo con le politiche salviniane. È un cul de sac (mentre l'area legata a Di Maio si tiene lontanissima dalla partita). A togliere dall'imbarazzo tutto il gruppo legato a Fico è la senatrice Paola Nugnes che già a novembre non ha avuto alcun timore a non partecipare al voto di fiducia sul decreto sicurezza (e per questo la sua posizione è all'esame del collegio dei probiviri che medita la sua espulsione dal movimento). «Non glorifico de Magistris per la gestione amministrativa della città di Napoli che tante volte ho criticato ma - è la posizione della parlamentare eletta nel collegio di Fuorigrotta e fedelissima del presidente della Camera - sono con lui nella battaglia che portando avanti sui migranti. Così come - aggiunge - sono con tutti i sindaci che sono per l'accoglienza dei migranti. Non dovrebbe esserci nessuna strumentalizzazione politica ma solo l'idea di far valere i diritti delle persone».

E se non arriva la presa di posizione di Fico auspicata da de Magistris, non poteva certo mancare la risposta piccata del ministro dell'Interno Salvini. Eccola: «Il sindaco di Napoli è pronto a mollare tutto e a salire sulla prima barca con la fascia tricolore per andare a prendere gli immigrati clandestini traghettati dalle Ong. I problemi della città e dei napoletani - scrive su trwitter il capo della Lega - possono attendere».
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