Inchiesta rifiuti, Grasso a De Luca: «Non rispondo alle provocazioni»

Inchiesta rifiuti, Grasso a De Luca: «Non rispondo alle provocazioni»
Lunedì 19 Febbraio 2018, 18:27 - Ultimo agg. 18:28
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«Non ci interessano le vicende personali su cui indaga la magistratura. Non risponderò alle provocazioni e alle sfide a duello sul terreno del moralismo. Saremo a Napoli per rivendicare il primato di una politica indisponibile a qualsiasi contatto con affaristi e criminali, una politica pulita che lotta per il benessere dei cittadini». Lo scrive su fb il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, dopo la 'sfida' a un dibattito rivoltagli dal governatore De Luca che aveva invitato Grasso a «vergognarsi per le sue parole» sull'inchiesta napoletana.

«Un Paese che si rassegna agli scandali, alla corruzione, alle mafie, all'inquinamento, è un Paese che rinuncia al futuro. Per questo sarò a Napoli con Liberi e Uguali il 26 febbraio. L'inchiesta di Fanpage.it non può lasciare indifferenti tutti coloro che credono nel valore della legalità. E io ci credo fermamente: è stata la battaglia più importante di tutta la mia vita professionale e il faro guida della mia attività politica», sottolinea Grasso. «Il mio primo giorno in Senato, il 15 marzo 2013, ho depositato un Disegno di legge contro la corruzione, l'autoriciclaggio, il falso in bilancio e il voto di scambio, con l'obiettivo di aggiornare e potenziare gli strumenti dello Stato per combattere l'economia criminale.
Dopo due anni, a partire dalle mie proposte, il Parlamento ha approvato una nuova legge anticorruzione. Ma non è ancora abbastanza e la battaglia per la legalità è solo all'inizio. Ho scelto di impegnarmi in Liberi e Uguali anche per i molti che subiscono gli effetti devastanti della corruzione, della criminalità organizzata, dell'inquinamento, per portare nel Paese un cambiamento fatto di moralità e rispetto delle regole», conclude il leader di LeU.
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