Caso Anm Napoli, bocciato il bilancio 2016: rosso a 59 milioni

Caso Anm Napoli, bocciato il bilancio 2016: rosso a 59 milioni
di Pierluigi Frattasi
Sabato 15 Settembre 2018, 11:30 - Ultimo agg. 16:45
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Doccia fredda per l'Anm sul bilancio 2016, che si chiude con perdite molto maggiori del previsto: 59 milioni di euro, rispetto ai 27 inseriti nel piano del concordato. Il documento è stato presentato ieri sera in assemblea dei soci accompagnato da un parere della società esterna di revisione legale dei conti di «impossibilità ad esprimere un giudizio», con una lunga serie di rilievi e criticità, nonché perplessità anche sulla continuità aziendale, appesa ancora al filo del concordato. È il secondo giudizio sospeso consecutivo sui conti dell'Anm. I revisori legali si erano già espressi con gli stessi termini anche sul bilancio 2015, l'ultimo approvato, l'anno scorso, prima che l'azienda a dicembre portasse i libri in Tribunale per la richiesta di concordato fallimentare. Nella relazione, la società di revisione solleva forti dubbi sui crediti non riscossi e congelati da Anm per prudenza poco prima di presentare il piano: circa 25-30 milioni accantonati tra cui 9 milioni dal Comune - che contribuiscono ad aumentare le perdite 2016. Troppi, per gli esperti, che hanno analizzato nel parere tutte le poste, suggerendo anche i correttivi, che l'Anm potrà apportare al documento nei prossimi giorni. Il bilancio 2016, intanto, assieme al parere dei revisori sarà trasmesso al Tribunale, che li aveva richiesti a luglio nei rilievi al piano concordatario - l'udienza è fissata per mercoledì Ma potrebbe anche non incidere negativamente sull'esito del concordato. Se dovessero essere riconosciuti più soldi del previsto all'Anm, infatti, potrebbe aumentare anche la massa destinata ai creditori.
 
Tra i problemi principali sollevati nel parere ci sarebbe quello della conciliazione dei debiti-crediti soprattutto nei confronti del Comune di Napoli, ma anche di altri soggetti. In ballo ci sono circa 25-30 milioni, che l'Anm ha ritenuto difficili da riscuotere e quindi non ha messo nella massa del concordato, congelandoli. Tra questi oltre 9 milioni di euro che Anm deve avere da Palazzo San Giacomo, i quali nella proposta di concordato sono stati svalutati senza motivare il perché non si siano fatti i decreti ingiuntivi. Il Tribunale Fallimentare, con una nota del 27 luglio, aveva chiesto di fare luce su questo punto, sottolineando la necessità di avere un bilancio «redatto con chiarezza, veritiero e corretto». Il parere della società di revisione sul 2016, però, sembrerebbe sollevare altri dubbi. L'impossibilità di esprimere il giudizio non è il voto peggiore, ossia quello contrario, che equivarrebbe a dire che il bilancio non è vero e non è reale, ma non è nemmeno il migliore, che attesta che il documento è veritiero e corretto.

L'assemblea dei soci ieri sera è andata ad oltranza. L'Anm nei prossimi giorni potrà chiarire i punti critici. Mentre è in corso un confronto serrato col Comune per definire tutte le poste del dare-avere in sospeso. Il Municipio ha già investito molto sulla sua partecipata della mobilità, trasferendo già a febbraio ben 40 milioni sui 54 annuali. E sembrerebbe intenzionato a riconoscere anche i crediti congelati, a valere sul 2017, cioè circa nove milioni. L'azienda ha dimostrato in questi mesi miglioramenti. Il piano di risanamento iniziato l'anno scorso, grazie all'accelerata data dall'amministratore della NapoliHolding Amedeo Manzo e dal management aziendale, ha dato una boccata d'ossigeno sugli incassi, con importanti risultati sulla lotta all'evasione, la vendita dei biglietti a bordo, la riduzione dei costi dell'RcAutobus e del personale, il recupero degli autisti inidonei. Il salvataggio dell'azienda ha richiesto anche dei sacrifici a dipendenti e cittadini: molte linee bus sono state tagliate o accorpate, il deposito del Garittone è stato chiuso, sospesi i prolungamenti notturni di funicolari e metropolitana Linea 1. Ma se passerà il concordato, la situazione dovrebbe migliorare: secondo le proiezioni di Anm, certificate dalla società di consulenza esterna, nel 2018, l'azienda dovrebbe raggiungere finalmente il pareggio di bilancio.
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