La taglia in napoletano sulla testa dei ladri nell'antica Pompei è virale

La taglia in napoletano sulla testa dei ladri nell'antica Pompei è virale
di Susy Malafronte
Venerdì 16 Novembre 2018, 15:59
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Quando la taglia messa sulla testa al ladro di brocche di un thermopolium, dall'oste dell’antica Pompei, dal latino viene tradotta in napoletano, il popolo del web impazzisce. «Nu buccaccio ‘e ‘bbrunzo è scumparzo ‘a ‘int’’o lucale: si quarcuno nce ’o porta le dammo sissantacinche sesterzi; si po’ ce dice ‘o nomme d’’o mariuolo, mmodo ca putimmo fa nu recupeto d’’o piezzo, s’abbusca vinte sesterzi». 

L'annuncio in latino impresso sulle mura dell'osteria dell'antica Roma è: «URNA AENIA PEREIT DE TABERNA SEI QUIS RETTULERIT DABUNTUR HS LXV SEI FUREM DABIT UNDE [RE]M SERVARE PO[SSIMUS] HS XX[ C.I.L. 64». Non manca, inoltre, la traduzione in italiano per chi non parla napoletano e non conosce il latino: «una brocca di bronzo è scomparsa dall’osteria. Se qualcuno la riporterà saranno pagati 65 sesterzi; se poi dirà il nome del ladro, in modo che possiamo recuperare l’oggetto (daremo) 20 sesterzi». O «Scarrafune» ideato dal professor Carlo Avvisati, giornalista e scrittore, che traduce i graffiti pompeiani dal latino al napoletano continua ad essere virale sui social.
 
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