Cicciano, il giglio «speciale» di Gianmarco per la festa di Nola

Cicciano, il giglio «speciale» di Gianmarco per la festa di Nola
di Nello Lauro
Giovedì 13 Dicembre 2018, 17:20
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CICCIANO - Gianmarco, come tanti ragazzi della sua età, ama la festa dei gigli di Nola. E la ama così tanto da volerne diventare protagonista disegnando con le proprie mani il progetto per uno degli obelischi che danzano a giugno in piazza Duomo a Nola per la festa dedicata a San Paolino. Gianmarco D’Onofrio è anche uno studente speciale: iscritto presso l’Ipsseoa “Carmine Russo” di Cicciano, ogni giorno affronta le sfide dello studio e il confronto con i compagni di scuola ed i professori dal suo punto di vista di ragazzo con la sindrome di Down. Una sindrome che per lui, vivace e brillante alunno della scuola ciccianese, più che un fardello è un dono. Lo dimostra la sua impresa, il bozzetto realizzato per partecipare al contest indetto dai maestri di festa del giglio della corporazione del Sarto per scegliere la “faccia”più bella della macchina da festa.

L’idea è venuta al comitato insieme alle associazioni “Orgoglio nolano” e “Gli innamorati della festa” che hanno aperto la gara di progetti (che termina il 15 dicembre) alle scuole secondarie. Gianmarco ha voluto cogliere questa opportunità realizzando il progetto grafico sul tema “Solo per San Paolino” con il sostegno di due docenti, Antonio Ardolino e Michele D’Avanzo. Il progetto trae ispirazione dalla fortissima devozione popolare dei nolani verso il Santo. Robuste funi ancorate a ganci e piedi legati verso il cielo simbolizzano l’evento storico della prigionia del popolo nolano; la mitra, il gesto del santo che dona la sua libertà per liberarlo. La devota riconoscenza dei nolani è rappresentata con otto iori come otto sono le corporazioni dei gigli in onore di Paolino. Un medaglione centrale formato dalla ripetizione di cornici con dentro fiori è legata al gesto di accoglienza della comunità nolana al ritorno in città del loro patrono. In alto, in cima al giglio, due mani che accolgono questo ritorno. Il progetto presenta parti vuote retrostanti sull’intero rivestimento e potrà essere retro-illuminato. I docenti di sostegno Ardolino e D’Avanzo hanno aiutato con entusiasmo il loro specialissimo allievo: “Grazie a questi progetti che proiettano i ragazzi al di fuori delle mura scolastiche, possono superare il confine della comunità e confrontarsi con gli altri. Per noi al di là dell’esito ci basta vedere felici i nostri alunni, seguendo i loro interessi e i bisogni nascenti facendo della scuola un ambiente vivo e gratificante per tutti”.
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