Torre del Greco: «Estranei
nel seggio durante blackout»

Torre del Greco: «Estranei nel seggio durante blackout»
di Francesca Raspavolo
Lunedì 18 Giugno 2018, 12:39
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Undici minuti di blackout al seggio, a votazioni ancora in corso e con lo spoglio delle schede partito al buio. Èaccaduto all'Angioletti, scuola media di via Giovanni XXIII a Torre del Greco, che il 10 giugno ospitava 8 sezioni elettorali (71, 72, 73, 88, 96, 99 e 106). «Alle 22.58 quando alcuni elettori dovevano ancora votare si è verificato un black out elettrico»: lo riferisce nella relazione invita alla Procura il giudice Angelo Scarpati, presidente dell'Ufficio Elettorale Centrale di Torre del Greco che raccoglie ulteriori anomalie sul primo turno amministrativo. Episodi sospetti che vanno a confluire, come secondo filone d'indagine, nel fascicolo della Procura di Torre Annunziata sulla presunta compravendita dei voti in cambio di un contratto a termine da netturbino (otto indagati).

IL RACCONTO
Le circostanze sono state segnalate direttamente da presidenti di seggio, rappresentanti di lista o semplici elettori testimoni degli episodi. «L'istituto è rimasto senza energia elettrica ma gli edifici circostanti erano tutti normalmente illuminati», denunciano un candidato sindaco sconfitto, due rappresentanti di lista di Cuore Torrese e un delegato del M5S. «In ragione di ciò alle 22.59 le forze dell'ordine hanno allontanato elettori e rappresentanti di lista, conducendoli fuori dall'istituto e chiudendo i cancelli». Nel giardino della scuola si raccolgono una cinquantina di persone, come raccontano le fotografie della sera. «Soltanto alle 23.09 elettori e rappresentanti di lista hanno fatto nuovamente accesso all'Angioletti, ma le operazioni di scrutinio erano già state avviate - si legge ancora nella denuncia - nonostante la mancanza di energia elettrica e la totale assenza di rappresentanti di lista». Ma in questi 11 minuti di buio «è stato consentito l'ingresso a soggetti non autorizzati». Dai verbali elettorali emerge anche altro: 50 schede ballerine, minacce e disordini all'istituto Colombo, anomalie nei calcoli a San Vito e spoglio a porte chiuse alla Giampietro che spingono le forze politiche a chiedere un riconteggio delle schede.

 

L'INCHIESTA
Fino a domani la Commissione Elettorale Centrale ricontrollerà i voti assegnati alle liste, poi da mercoledì passerà in rassegna le preferenze espresse per i singoli candidati. «Io ho notato incongruenze alle sezioni di Chiazzolelle, Romano, San Vito, Colombo e Leopardi», ha spiegato lo sconfitto Valerio Ciavolino. Le nuove testimonianze saranno trasmesse oggi alla Procura di Torre Annunziata (procuratore Sandro Pennasilico, aggiunto Pierpaolo Filippelli). L'ipotesi di reato resta quella di voto di scambio, sullo sfondo di un'associazione a delinquere finalizzata alla turbativa delle operazioni di voto: indagati per i loro favori elettorali 8 dei 50 netturbini part-time assunti con i tirocini di Garanzia Giovani.
LA POLITICA
Intanto, in attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda, va avanti anche la petizione popolare per la legalità promossa da Clementina Sasso: il documento è stato sottoscritto anche dai due candidati in corsa per il ballottaggio, Luigi Mele (15,42%) e Giovanni Palomba (41,82%). «È necessario fare chiarezza - sostiene Mele (Fi) - episodi simili, se veri, getterebbero ombra sulle votazioni». Stesse parole per Palomba della Carovana del Buongoverno: «Firmerò ogni denuncia su possibili inquinamento del voto e invito tutti a farlo». Al secondo turno non ci saranno apparentamenti. Romina Stilo, sconfitta, ha escluso alleanze: «Non ci schieriamo: il modus operandi in campagna elettorale di Mele e Palomba è stato inaccettabile e incondivisibile». Anche il Pd - che fino a qualche giorno fa aveva aperto alla possibilità di sostenere Palomba - chiude la partita: «Èemergenza democratica: i fatti delle ultime ore dimostrano un problema di tenuta politica. Chiediamo alla politica e ai cittadini di prendere le distanze da queste pratiche che mortificano Torre e i torresi». Intanto i torresi provano a riscattarsi con l'ironia e sarcasmo: su Ebay un elettore, F.B., ha messo all'asta il suo voto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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