Razziati pomelli e targhette, è caccia alla banda dell'ottone nel Napoletano

Razziati pomelli e targhette, è caccia alla banda dell'ottone nel Napoletano
di Francesca Mari
Martedì 20 Novembre 2018, 12:30
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TORRE DEL GRECO - Rubano pomelli di porte o portoni e targhette di ottone in vari condomini della città. La caccia alla banda è cominciata via Facebook, dopo la segnalazione da parte di un cittadino del furto avvenuto in pieno giorno del pomello della sua porta d'entrata e della targhetta nominativa. Il post ha scatenato decine di reazioni, con testimonianze di cittadini di varie zone che avrebbero subìto il medesimo danno: chi ha segnalato il furto del pomello della porta di casa in via Calabria, chi in via Nazionale, chi della targhetta nominativa in via Diego Colamarino, in via Alcide De'Gasperi, in via Genova e così via. Ciò che accomuna le denunce è che si tratta sempre di pezzi in ottone. I carabinieri hanno riferito di non aver ricevuto notizie in merito e che controlleranno le zone, mentre i cittadini vittime dei furti hanno raccontato di aver pensato a bravate o rotture improvvise. «Ci è capitato nei giorni scorsi ha detto Annamaria Nasti e quando ci siamo accorti che mancava il pomello del portone d'ingresso del palazzo abbiamo pensato a un caso. Poi, leggendo la denuncia e apprendendo che in questi giorni sta capitando così spesso, ci siamo resi conto che forse si tratta di qualcuno che ruba grosse quantità di ottone per poi rivenderlo. Un po' come capita con il rame, anche se furti di pomelli e targhette non si sentivano da tanto».
 
Il valore dell'ottone oscilla tra 1 a 2 euro al chilo e una grossa quantità di pomelli e targhette può fruttare centinaia di euro. «Considerando che un pomello pesa all'incirca un chilo dice E.E., autore della prima denuncia con centinaia di pezzi il guadagno è alto». Qualche cittadino ha riferito di aver visto una banda di rumeni con degli zaini aggirarsi presso i condomini di via Nazionale, invitando a fare attenzione. Ma non c'è alcuna prova che siano loro i colpevoli. Un caso strano che riporta alla mente la razzia di portafiori in ottone avvenuta l'anno scorso al cimitero cittadino. Nei nicchiari dell'ala sud del camposanto, il cui accesso è da via San Giuseppe alle Paludi, sparirono misteriosamente dai loculi vasi e iscrizioni per i defunti: tutto esclusivamente in ottone.
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