Posidonia marina a Ischia, già distrutto dall'uomo il 27% dei trapianti di specie

la Posidonia di Ischia
la Posidonia di Ischia
di Massimo Zivelli
Giovedì 20 Settembre 2018, 10:47
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Non tutto è andato come previsto nel mare di Ischia, per la maxi operazione di ricrescita delle praterie di Posidonia Oceanica. Dalle 50.000 talee della preziosa e delicata alga così necessaria all'equilibrio dell'habitat marino e che sono state trapiantate nei fondali di Ischia è stata calcolata una crescita di nuove piantine solo pari a sei volte; mareggiate, pesca e ancoraggi hanno, tuttavia, trascinato via circa 320 metri quadrati dei 1600 di nuova superficie. Sono questi alcuni dei successi e delle criticità connesse al trapianto effettuato a Ischia nel 2008, come misura di compensazione per la costruzione del gasdotto Bacoli-Ischia. Il progetto europeo presenta per la prima volta i dati, raccolti nel corso delle 22 campagne di monitoraggio, del trapianto effettuate in dieci anni di osservazione. Preservare la presenza della Posidonia in tutto il Mediterraneo, e in particolare quella che arricchisce i fondali di Ischia, è uno degli obiettivi del progetto europeo LIFE “SEPOSSO” (Supporting Environmental governance for the Posidonia oceanica sustainable transplanting operations), di cui Ispra è capofila. Vanto dei mari dell’isola, la Posidonia oceanica è una delle specie vegetali più diffuse nel Mediterraneo e svolge funzioni vitali per il funzionamento degli ecosistemi. Nonostante sia un habitat protetto, la presenza nei nostri mari delle praterie di Posidonia è in diminuzione, a causa di un’inadeguata gestione della fascia costiera. Dopo aver fatto tappa a Civitavecchia e Augusta-Priolo, quello di Ischia è il terzo appuntamento del progetto “Seposso”. Dopodomani, venerdì 21 settembre nella sala Consiliare Comune di Ischia, a partire dalle 9:30 ci sarà la tavola rotonda con la partecipazione dell’ingegner Venditti per il Ministero dell’Ambiente
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