Paura sul Vesuvio: via alle ronde ​contro i banditi che assaltano le ville

Paura sul Vesuvio: via alle ronde contro i banditi che assaltano le ville
di Francesca Mari
Giovedì 22 Febbraio 2018, 08:32 - Ultimo agg. 08:33
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TORRE DEL GRECO. Una banda di ladri a volto coperto e armati di spranghe di ferro è diventata il terrore di un’intera comunità. In tre entrano nelle case, soprattutto villette, portano via soldi e gioielli e spesso distruggono tutto con «ferocia inaudita», dicono le forze dell’ordine chiamate dalle vittime. Qualche volta, dopo aver rubato tutto, si siedono a tavola e mangiano quello che trovano in frigorifero, mentre nelle stanze vicine i proprietari dormono, storditi dalle loro bombolette spray. Nella frazione di Cappella Nuova e sulla collina dei Camaldoli, alle pendici del Vesuvio, quella dei banditi fantasma sta diventando una vera e propria psicosi che tiene col fiato sospeso i residenti. La denuncia del fenomeno sui social, nei giorni scorsi, e l’intensificarsi dei controlli, con presidi di carabinieri e polizia anche nelle ore notturne, non è bastata a fermare la «banda della spranga» che continuerebbe ad aggirarsi tra le ricche villette che si perdono nelle pinete. Tanti gli avvistamenti e persino le minacce ai giovani della zona. E sono proprio loro, alcuni residenti delle strade più colpite (via Pisani e traverse, via Resina Nuova, Palazzine Ina Casa di via Sotto ai Camaldoli) a raccontare quel che accade, fornendo persino l’identikit dei ladri.
«Sono in tre, alti, di corporatura grossa – dicono alcune donne – vestiti di scuro e con il volto coperto da passamontagna. Impugnano pali di ferro e parlano in napoletano. Pare che si muovano in una Punto bianca senza targa». Italiani dunque e, secondo qualcuno, della zona. Per questo non tutti parlano: hanno paura di ritorsioni. Tre colpi in due settimane e almeno sei dall’inizio dell’anno, stando alle testimonianze. Alcuni di questi non sarebbero stati nemmeno denunciati. L’ultimo colpo domenica 18 febbraio, alle 2 di notte. Sempre lo stesso copione: in tre, col volto coperto e armati di spranghe si sono introdotti in una villetta mentre tutti dormivano e hanno portato via soldi e gioielli. Probabilmente narcotizzate con una bomboletta spray le vittime non si sono accorte di nulla e, una volta sveglie, hanno trovato la casa distrutta ma anche vasetti di yogurt consumati e briciole sul tavolo.
«Alle 19 di domenica – racconta Assunta – alcune persone avevano avvistato i tre nelle campagne vicino alla mia villa e mi hanno allertato. So che poi arrampicandosi su un palo della luce sono arrivati a un’altra casa. Noi abbiamo visto più volte in questo viale una Punto bianca, vecchio modello e senza targa, andare avanti e indietro. Forniamo ogni particolare, devono prenderli». «Non ci dormiamo la notte – aggiunge Marianna – sentiamo i cani abbaiare ed è sempre un sussulto. Temiamo che possano entrare nelle nostre case, fare del male ai nostri bambini. Circa due anni fa ci fu una raffica di furti in questa zona: ma era un’altra banda, erano stranieri. Questi sono italiani. Li hanno sentiti parlare in napoletano quando hanno minacciato un ragazzino davanti al ristorante “Il Monastero”». Martedì verso le 23 un 16enne in scooter sarebbe stato bloccato da due «uomini grossi» che gli avrebbero intimato di farsi gli affari suoi e di riferire questo anche agli altri. «Probabilmente leggono le nostre denunce sui social – dice Crescenzo - e conoscono i nostri movimenti. Noi abbiamo deciso, oltre a raccogliere le firme per chiedere la presenza di una pattuglia di vigilanza fissa, anche di creare un gruppo su Whatsapp, in modo da tenerci tutti informati e allertare in tempo reale le forze dell’ordine». Un altro gruppo ha avviato una sorta di ronda notturna: si sta svegli a turno, vigilando sui viali, pronti a chiamare polizia e carabinieri.
Tante altre le testimonianze. Antonella, sposata con due figli, è stata derubata il 18 gennaio. «Hanno rubato tutto – dice – e sradicato dei pannelli sulle pareti, probabilmente per cercare la cassaforte che non ho. Hanno portato via 600 euro in contanti e soprattutto gioielli. Di valore inestimabile perché gioielli ereditati».
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