Packard stanzia altri 40 milioni
per Pompei ed Ercolano

Packard stanzia altri 40 milioni per Pompei ed Ercolano
Giovedì 20 Settembre 2018, 11:21
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Susy Malafronte
Pioggia di milioni di euro dai privati per riqualificare la via dei turisti da Pompei ad Ercolano. Un magnate americano, David W. Packard, dopo i 20 milioni di dollari destinati al recupero e alla salvaguarda dell'antica Herculanem, ora è pronto a firmare un assegno da 41 milioni di euro per valorizzare la buffer-zone, l'area esterna ai siti archeologici, e renderla accogliente e funzionale sotto l'aspetto turistico. Ad annunciare in anteprima la volontà di Mr Hp è stato Mauro Cipolletta, direttore generale del Grande Progetto Pompei, nel corso dell'audizione che si è svolta ieri in Senato.
 
Il mecenate statunitense, sin dalla sua corsa al capezzale della città sepolta nel 2001, ha espresso il sogno di valorizzare l'ampia area archeologica da Pompei ad Ercolano. Attraverso la Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali, l'erede del colosso informatico Hp vuole realizzare, anche, un museo dove poter esporre i reperti e gli scheletri riemersi dai lapilli. «Riguardo al piano strategico di rilancio», ha detto il generale Cipolletta, «si stima che il costo degli interventi sia di 2.102 milioni di euro. Somme in gran parte già nella disponibilità finanziaria della Regione Campania. A questi fondi pubblici vanno aggiunti i 41 milioni di euro dichiarati disponibili da parte di un privato benefattore americano». Mr Hp, appunto.
Non solo Pompei ed Ercolano. Gli interventi, ha evidenziato Cipolletta, «non devono essere finalizzati a esaltare solo Pompei ed Ercolano, ma a valorizzare una zona ricca dal punto di vista culturale, sociale, turistico ed enogastronomico. Bisogna attuare il rilancio socio-economico della buffer zone e, di seguito, ad attrarre turismo che si spera non sia mordi e fuggi. Anche perché il territorio offre ricchezze di grande valore come le ville di Portici e di Stabia». Cipolletta lavora, appunto, per incrementare il turismo intorno al parco archeologico di Pompei: «È fondamentale aumentare le iniziative volte a diffondere il sistema cultura delle realtà minori. A questo scopo andrebbero maggiormente pubblicizzati gli eventi messi in piedi dai centri minori in modo da aumentare i frequentatori dell'intera area circostante Pompei», ha concluso.
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