Napoli, un violino per Ciro Esposito junior, nipote del tifoso ucciso dall'ultrà della Roma

Napoli, un violino per Ciro Esposito junior, nipote del tifoso ucciso dall'ultrà della Roma
Martedì 11 Dicembre 2018, 14:13 - Ultimo agg. 18:24
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Un violino per Ciro Esposito junior, nipote del tifoso morto nel 2014 a seguito degli scontri che precedettero la finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico. A donare il violino, la Fondazione Cusani onlus nell'ambito del progetto «La musica va a scuola» avviato presso l'Istituto comprensivo Alpi-Levi di Scampia che Ciro frequentava da bambino. A ricevere il dono è stata la mamma del tifoso, Antonella Leardi. «Prendo oggi l'impegno - ha detto - affinché Ciro junior suoni questo violino».

Il destinatario dello strumento musicale è il neonato figlio di Pasquale, fratello di Ciro, che ha voluto chiamare il bimbo come il suo defunto fratello. Ad Antonella Leardi sono stati donati un violino da 1/8 e un violino papel propedeutico.

L'iniziativa si è svolta nella Sala Giunta del Comune di Napoli alla presenza degli studenti. E a loro mamma Antonella si è rivolta dicendo: «Ci vuole più forza nel perdono che nella violenza. L'odio per la morte di Ciro si sarebbe consumato in pochi mesi mentre a distanza di oltre quattro anni io vedo Ciro vivo nei vostri occhi. Ricordate sempre - ha aggiunto - che voi ragazzi di Scampia se venite cresciuti bene avete una marcia in più». Il progetto è rivolto a circa 1.300 alunni dell'Istituto comprensivo di età dai tre ai tredici anni. «Abbiamo voluto donare questo violino al piccolo Ciro - ha spiegato il presidente della Fondazione, Dario Cusani - perché la musica è armonia e speranza e ci auguriamo che con il tempo lui possa diffondere questo messaggio».

La Fondazione, che quest'anno si è trasferita a Napoli da Roma dove ha operato per dieci anni coinvolgendo in progetti musicali oltre 4mila bambini a cui ha insegnato musica applicando il metodo venezuelano Abreu, partendo dalla Alpi-Levi intende avviare progetti in diverse scuole napoletane con particolare attenzione alle zone di periferia «dove - ha sottolineato Cusani - i ragazzi vivono situazioni più difficili e la musica può essere veicolo di formazione e di inclusione sociale». Un sodalizio, quello tra la scuola e la Fondazione Cusani, che l'amministrazione comunale saluta con entusiasmo. «Oggi prende il via un percorso che mette al centro la musica e i sentimenti dei ragazzi - ha concluso l'assessore all'Educazione, Annamaria Palmieri - ma che è anche occasione di memoria affinché non si dimentichi la violenza del passato ed è compito di noi adulti traghettare questi valori».

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore comunale ai Diritti di cittadinanza, Laura Marmorale, e la dirigente dell'Istituto Rosalba Rotondo.
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