Le due proposte della Claai
per rilanciare l'artigianato

Le due proposte della Claai per rilanciare l'artigianato
Mercoledì 21 Novembre 2018, 15:35
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Nella prossima legge di bilancio regionale, la CLAAI Campania, per sviluppare e rafforzare le imprese artigiane, chiede alla Regione Campania di rilanciare due misure già finanziate in passato e «dimostratesi estremante efficaci».
La CLAAI ritiene, al fine di accelerare i tempi di realizzazione, che non è opportuno prevedere misure per le quali ci vogliono mesi di gestazione amministrativa ma serve utilizzare misure già sperimentate che, in tempi rapidi, riescano a sostenere tutte le imprese artigiane campane impegnate nella transizione tecnologica e nell’export.
 
La prima misura è il rifinanziamento del bando, da 28 milioni di euro, “artigianato campano per la valorizzazione del territorio”, pubblicato nel mese di maggio scorso e che, in pochissimo tempo, ha permesso a diverse centinaia di imprese artigiane di programmare gli investimenti e di chiedere, nel contempo, le agevolazioni previste.
Le agevolazioni, per investimenti compresi tra i 25 milioni di euro e i 200.000 euro a copertura del 100% dell’investimento, prevedevano il 40% del contributo in conto capitale e il 60% con un finanziamento a tasso agevolato (0,50%) rimborsabile in 7 anni. Sviluppo Campania, l’ente gestore del bando, ha ricevuto domande di agevolazione per oltre 47 milioni di euro, una cifra molto superiore ai fondi messi a disposizione, ed in pochi mesi è già riuscita ad assegnare larga parte dei fondi. È evidente che il suddetto bando per il consolidamento, la modernizzazione e la valorizzazione dei laboratori artigiani, è stato efficace ed apprezzato dal settore. «La nostra proposta è quella di rifinanziare tale misura per soddisfare tutte le richieste di finanziamento e per dare vita ad un nuovo bando».
 
La seconda misura che la CLAAI chiede alla Regione è quella di ripristinare e finanziare, anche in Campania così come avviene in diverse altre Regioni, il contributo in conto interesse previsto dalla Legge Regionale n. 15/2014 e dalle Leggi Nazionali 949/52 e 240/81 per facilitare l’accesso al credito agevolato alle imprese artigiane. Le suddette leggi mirano a favorire lo sviluppo produttivo e l’ammodernamento tecnico delle imprese artigiane, agevolando l’accesso al credito mediante la concessione di contributi in conto interesse sui finanziamenti erogati dalle banche.  

Le misure previste dalle Leggi 949/52 e 240/81, attualmente operative in diverse regioni italiane, si realizzano attraverso la stipula di convenzioni tra Regione ed Istituti di Credito che concedono i finanziamenti alle imprese artigiane, mentre la Regione eroga un contributo in conto interessi e, eventualmente, un contributo in conto capitale. I suddetti contributi sono concessi, alle imprese artigiane, per i seguenti investimenti: acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento dell’immobile adibito all’attività aziendale; acquisto di macchinari, di attrezzature e di   impianti e le attrezzature;  acquisto di scorte di materie prime e prodotti finiti. 

Le agevolazioni della Regione, rapidamente riattivabili con le modalità previste dalla L.R. 15 del 2014, attraverso l’abbattimento del tasso di interesse, presenterebbero il vantaggio di un notevole effetto moltiplicatore di benefici, ad una estesa platea di imprese artigiane, con uno stanziamento estremamente contenuto. (euro 1200 per impresa/anno – in media).
Come si vede dalla tabella sotto riportata, con uno stanziamento regionale di otto milioni di euro, una tantum, si coprirebbero le spese per investimenti di circa 1000 imprese e si agevolerebbe la concessione di finanziamenti bancari per oltre ottanta milioni di euro.
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