I crolli dopo le formiche: l'ospedale San Giovanni Bosco a mezzo servizio

I crolli dopo le formiche: l'ospedale San Giovanni Bosco a mezzo servizio
di Maria Pirro
Mercoledì 16 Gennaio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 11:18
4 Minuti di Lettura

Bonifiche nei reparti, interventi strutturali, più attenzione all'igiene. Al via il piano, in tre mosse, per riqualificare il San Giovanni Bosco, l'ospedale ieri ancora sotto i riflettori perché è venuta giù parte della controsoffittatura nella sala operatoria di ginecologia mai messa in funzione perché non a norma («La metratura non è adeguata», ammette la Asl). Ennesima vicenda monitorata anche dal ministro della salute, che alle 10, al Tg2, torna a parlare con durezza del caso Napoli.
 
Al secondo piano, in direzione sanitaria, nelle stesse ore si riunisce la commissione d'indagine con il manager Mario Forlenza per fare il punto sulla «situazione grottesca e non più tollerabile»: le formiche in corsia. Si profila - ma la decisione definitiva è attesa in mattinata - una riduzione della attività, con la chiusura parziale o totale di interi reparti, e si ipotizza il trasferimento dei pazienti in diverse strutture, oltre al blocco dei ricoveri, per consentire «una totale e definitiva disinfestazione». Non a caso, partecipano al vertice il direttore del 118, Giuseppe Galano, e un funzionario della Regione. Ma la soluzione più immediata è la riorganizzazione interna. «Nei due reparti vuoti, l'ex ematologia e l'ex cardiologia, sono al momento installate esche per verificare la presenza degli animaletti: si punta a utilizzarli per liberare altri spazi da ripulire», spiega Forlenza. Nella rotazione, si inizia in genere dai sottoservizi per risalire ai piani alti dell'edificio. «Punto ad avviare l'operazione in una settimana. Non vorrei, però, bloccare il pronto soccorso e mettere in crisi il sistema di assistenza», ragiona il direttore generale dell'Asl, ma assicura: «Stiamo facendo e faremo tutto il possibile e quanto deve essere previsto in casi di specie». Emilio Lemetre coordina la commissione chiamata a esprimersi e segue in prima persona la guerra contro gli insetti: «Oltre 30 le bonifiche già eseguite con le migliori tecnologie», sottolinea. «Ma la struttura è decadente, e questo incide», aggiunge Franco Pennacchio, entomologo della Federico II, che spiega: «Occorre tempo per risolvere e più cura per l'igiene, dalla gestione delle pulizie al trasporto del cibo». Durante un sopralluogo, il 9 gennaio, il docente universitario racconta di aver visto «bucce di mandarino e mozziconi di sigarette sui davanzali, ma anche fattorini con le brioche rispediti indietro dal direttore sanitario. C'è la volontà di agire: bisogna, dunque, stabilire procedure chiare e individuare i responsabili dei controlli che devono essere serrati anche negli accessi in ospedale».

Procede, intanto, l'indagine giudiziaria seguita al procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio con i pm Stella Castaldo e Federica D'Amodio e affidata ai Nas. E si rafforza la pista del sabotaggio. assieme all'ipotesi di omissione di atti di ufficio, dopo quanto osservato nel corso dell'ispezione, il 10 gennaio, in coincidenza con l'intasamento della colonna fecale. Agli atti ci sono le due denunce presentate da Forlenza, nell'ultima sostiene che, «a seguito degli espurghi, sono stati rinvenuti oggetti non compatibili con l'utilizzo dei water». «Mi ha detto il direttore generale che hanno trovato negli scarichi rotoli di carta igienica, lenzuola dentro le tubazioni: c'è molta creatività in questo mondo», rincara la dose il governatore Vincenzo De Luca, che incalza il governo sui fondi per l'edilizia sanitaria, 1,7 miliardi di cui 7 milioni per il San Giovanni Bosco «che non ha manutenzioni dal 1978». «Una richiesta che non avrebbe potuto mai essere recepita in assenza di un piano ospedaliero coerente con gli standard di legge», replica la senatrice M5s Maria Domenica Castellone, mentre i deputati Iolanda Di Stasio, Luigi Iovino e Cosimo Adelizzi in serata portano un barattolo di finte formiche sotto il palazzo del Consiglio regionale. Anche lo scontro politico prosegue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA