Napoli, medico morto di Tbc all'ospedale San Paolo: ecco la commissione d'inchiesta interna

Napoli, medico morto di Tbc all'ospedale San Paolo: ecco la commissione d'inchiesta interna
Sabato 20 Ottobre 2018, 13:53 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 08:55
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Si insedierà nella giornata di domani la commissione d'indagine interna voluta dal direttore generale dell'Asl Napoli 1, Mario Forlenza, dopo la morte di una dottoressa in forza, fino allo scorso mese di agosto, alla medicina d'urgenza all'ospedale San Paolo« di Napoli deceduta per una tubercolosi addominale. Lo si apprende dalla direzione generale dell'Azienda sanitaria napoletana. «La commissione che è un organo terzo - spiega all'Ansa il dg Forlenza - svolgerà il suo lavoro anche se mi hanno ribadito che tutti i protocolli previsti dal caso sono stati rispettati». Rispetto all'allarme che si sarebbe potuto diffondere Forlenza si dice «tranquillo. Non c'è alcun motivo di allarme».

La commissione è composta, presieduta dal direttore sanitario aziendale, è composta da Remigio Prudente, direttore Uoc Sorveglianza Sanitaria; da Carmen Ruotolo, referente rischio clinico; Lucio Minopoli dell'Uopc, Massimo Majolo, dipartimento assistenza ospedaliera Asl Napoli 1 Centro, Alessandro Petrella dell'Azienda dei Colli - ospedale Cotugno.

In corsia, intanto, è il giorno del lutto e dell'amarezza. La dottoressa di 60 anni morta per una tubercolosi addominale ha lavorato nel presidio ospedaliero del quartiere di Fuorigrotta fino ad agosto ed è stata quasi sempre impiegata nella medicina d'urgenza. La donna era conosciuta e stimata da tutti; una professionista, dice visibilmente commosso un addetto ai controlli al varco di accesso, «che non si risparmiava, una grande professionista».

Il San Paolo è uno dei principali presidi ospedalieri che dipendono dall'Asl Napoli 1 ed il punto di riferimento per i pazienti oltre che del quartiere Fuorigrotta, anche di quelli provenienti dai quartieri Soccavo e Pianura. Insomma il bacino di utenza è molto vasto con numerosissimi accessi quotidiani alla medicina d'urgenza e sono tanti i pazienti della zona che conoscevano personalmente la dottoressa. I suoi colleghi e gli infermieri che hanno voluto esprimere il cordoglio ai familiari della dottoressa mentre alcuni medici, si apprende nei pressi dell'ospedale, vorrebbero avviare un'iniziativa pubblica per ricordare la dottoressa deceduta.
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