Anm, piano di risanamento ok: perdite ridotte a soli 9 milioni

Anm, piano di risanamento ok: perdite ridotte a soli 9 milioni
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 15 Ottobre 2018, 09:59
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L'Anm si prepara a chiudere il bilancio 2017 riducendo le perdite a soli 9 milioni di euro, rispetto ai 54 del 2016. L'appuntamento è fissato per il 19 ottobre, con l'assemblea dei soci - che vede azionista unico il Comune di Napoli, per il tramite della società controllante NapoliHolding chiamata a discutere il documento contabile, con una seconda convocazione per il 22 ottobre. È l'ultimo passo, in vista dell'udienza del 24 ottobre al Tribunale Fallimentare sul piano del concordato presentato a luglio dall'azienda napoletana dei trasporti. Numeri ancora non definitivi, mancano gli ultimi dettagli, ma che appaiono ad oggi «straordinari spiega Amedeo Manzo, numero uno della holding se si pensa da dove è partita l'Anm due anni fa e sono la dimostrazione che alla fine il lavoro e la serietà pagano. Nel 2018, vedremo ancora meglio gli effetti delle misure intraprese, col raggiungimento del pareggio di bilancio». «Merito anche dei sacrifici dei lavoratori e degli utenti concorda Nino Simeone, presidente commissione Trasporti che hanno dato vita a un'opera di ricostruzione di un'azienda che molti davano per spacciata. Non è così. È bastato avere i piedi per terra per ribaltare i conti. Siamo molto fiduciosi. Speriamo di portare a casa il risultato, per non vanificare gli sforzi. Ora vanno potenziati i bus, perché il servizio è pessimo».
 
Intanto, secondo i dati del bilancio, il primo anno del piano di risanamento segna un recupero record, considerando che nel 2016, invece, il rosso era stato di 54 milioni. A dare lo sprint diverse leve partite proprio l'anno scorso: dai tagli al personale, con 194 esuberi dichiarati, all'aumento di 10 centesimi dei biglietti corsa singola, alla stangata sulle tariffe dei parcheggi (+200%) e sugli abbonamenti residenti per la sosta sulle strisce blu (da 10 fino a 150 euro all'anno), passando per la lotta all'evasione e alle visite mediche di massa per gli autisti inidonei, richiamati dietro il volante. La ricetta per rimettere in carreggiata l'Anm, messa in piedi dal manager della NapoliHolding Manzo e dagli amministratori di Anm, ha di fatto impresso una vera e propria sterzata sui conti, che fino al 2015 segnavano perdite di 20 milioni l'anno. Numeri che si prevede di migliorare ancora grazie alle misure entrate nel vivo quest'anno, come la vendita dei biglietti a bordo, a prezzo maggiorato di 1,50 euro, e al potenziamento dei controllori partito ad aprile. A queste leve fa da contraltare, però, la stretta sul servizio: con pesanti tagli alle linee dei bus, accorpate o cancellate. Con la diminuzione dei mezzi in strada, però, sono calati anche i costi delle manutenzioni.

I tagli avviati nel 2017 hanno riguardato tutti i settori. Circa 6 milioni di euro si sono risparmiati sulle Rca. Altri 3 milioni dai risparmi sull'energia. Quindi, recuperati 500mila euro sugli straordinari, 150mila sul Cral aziendale, circa 200mila sui trasporti pubblici per le partite notturne del Napoli al San Paolo. Ben 3,2 milioni sul personale. Sospesi da giugno 2017 anche i prolungamenti serali del metrò e delle funicolari. L'approvazione del bilancio 2017 è l'ultimo step chiesto dal tribunale fallimentare nei rilievi al piano concordatario. Tra le criticità sollevate a luglio, infatti, c'era la mancanza dei due rendiconti 2016 e 2017, che non erano ancora stati approvati dall'assemblea dei soci. Una condinzione necessaria per avere un quadro chiaro e corretto sullo stato dei conti della società. Il rendiconto 2016, poi, è stato approvato lo scorso 28 settembre, accompagnato da un giudizio sospeso della società di revisione. All'appello manca solo il bilancio 2017, che è quasi ultimato, e sarà portato in assemblea il 19 ottobre in prima battuta, con una seconda convocazione fissata per il 22.

Il bilancio 2016, approvato meno di un mese fa, era considerato lo scoglio più duro. Soprattutto per la quantificazione dei crediti incerti nei confronti del Comune. Soldi che l'Anm aveva congelato prima di presentare la domanda di concordato il 22 dicembre 2017. Grazie a una certificazione di 5 milioni di euro da Palazzo San Giacomo arrivata sul filo di lana, il monte dei crediti svalutati è sceso da 17,5 a 12,3 milioni.
 
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