Napoli, la svolta anti-teppisti nella Galleria Umberto: accese le telecamere di sorveglianza

Prossima tappa del piano, i cancelli e i vigilantes

Un'inquadratura delle telecamere in Galleria Umberto
Un'inquadratura delle telecamere in Galleria Umberto
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 00:06 - Ultimo agg. 16:14
4 Minuti di Lettura

Telecamere e cancelli: la Umberto I sta voltando pagina. In queste festività invernali, la Galleria tra San Carlo e via Toledo è stata contesa da ombre e luci, risalita e investimenti, ricadute nel degrado portato da aggressioni di homeless tossicodipendenti e il tributo al grande Pino Daniele.

Stavolta, però, le cose stanno cambiando per davvero nel monumento del Risanamento partenopeo. Anzi, in parte, il processo di cambiamento – benché non ancora visibile a occhio nudo, vista la sfilza di scritte o transenne che coprono vetri e marmi spaccati – è già concretamente iniziato. Dalla fine di dicembre sono infatti attive, h24, le telecamere di sorveglianza collegate direttamente con le sale della Questura.

Chiunque commetta atti vandalici o di inciviltà, dunque, è riconoscibile. E questo è solo il primo passo. A breve ne arriverà un altro, altrettanto importante, che riguarda la chiusura notturna del monumento con due cancelli: Comune e Prefettura hanno già trovato un’intesa sul tema, e aspettano l’ok della Sovrintendenza entro la fine di gennaio. 

Il prefetto Palomba, che tanto si è speso in questi mesi per il rilancio della Galleria, fu tra gli artefici principali del protocollo d’intesa firmato il 2 agosto scorso con Palazzo San Giacomo, alcuni privati e associazioni di categoria per il ritorno del decoro nel primo salotto della città. Sono due i risultati già concretizzati, il più recente dei quali è appunto la videosorveglianza. Gli occhi elettronici sono già attivi, e sono puntati sia sul centro della Umberto I sia sui bracci affacciati lungo via Verdi e dal lato del San Carlo. L’altro obiettivo già raggiunto, da ottobre 2022, è la sorveglianza notturna (finanziata da Aicast prima e da Intesa Sanpaolo poi). Le telecamere sono propedeutiche anche alla facilitazione del compito dei vigilantes (attivi dalle 22 alle 6, mentre i vigili urbani presidiano il monumento nelle ore diurne). Restando in tema di azioni concrete, sono iniziati i lavori del braccio Est, un’operazione sperimentale di edilizia acrobatica portata avanti sulle vetrate superiori. Fondi comunali per 80mila euro. In caso di buona riuscita del restauro, si procederà allo stesso modo anche sulle altre vetrate della Galleria. Per quanto riguarda l’indotto, sono già chiusi i contratti di Starbucks e Mondadori, che presto alzeranno le saracinesche dal lato di Santa Brigida. 

Video

Sono diversi, però, i nodi ancora da sciogliere. I clochard, nelle ultime settimane, hanno ripreso possesso dell’area, offrendo spettacoli più che amari ai visitatori (bucandosi sotto gli occhi dei turisti, lanciando bottiglie contro i baristi, denundandosi e importunando i clienti delle boutique).

Palazzo San Giacomo, la Diocesi e l’Asl, a riguardo, hanno firmato un protocollo d’intesa il 23 dicembre, volto a migliorare la situazione dei senzatetto. Speriamo bene. I commercianti della Umberto I hanno chiesto il Tso per alcuni clochard - i protagonisti degli episodi sopracitati - così da allontanarli dal monumento. Il Comune sta valutando se ci siano le condizioni. Si aspettano evoluzioni anche sul cronoprogramma dei lavori. Sono stati sostituiti i ponteggi sull’arco di via Toledo, e qui le operazioni - finanziate dal condominio di piazzetta Serao 7 - dovrebbero partire a breve. La giunta sta poi cercando di completare la raccolta fondi per i lavori ai pavimenti e sui vetri calpestabili, al momento devastati (costeranno intorno al milione e mezzo di euro). La speranza è che il restauro parta nel corso dell’anno appena iniziato. 

I cancelli, in questa fase, meritano un capitolo a parte. Il piano del prefetto è di installarli entro la fine del mese in corso. Il Comune ha già studiato delle strutture «artistiche», e mobili, che nelle intenzioni di Palazzo San Giacomo e del Palazzo di Governo saranno allestite su via Verdi e su via Santa Brigida di notte e fino alle 6 del mattino. Lasciare aperto uno solo dei tre varchi renderebbe più agevole il lavoro della vigilanza privata, e aiuterebbe dunque nel contrasto ai teppisti in monopattino, alle babygang e alle partite di calcio. Nei mesi scorsi, durante la campagna di stampa lanciata da queste pagine per il rilancio della Umberto I, alcuni residenti si erano opposti alla soluzione dei cancelli, argomentando la loro posizione con l’atto notarile del dicembre 1886 firmato dall’allora Sindaco Nicola Amore e i costruttori della Esquilino. Nel documento, si prescrive di «conservare perpetuamente priva di chiusure di qualunque genere tutte le aperture esistenti». Le esigenze, però, mutano nel tempo (in questo caso nei secoli). E i cancelli in Galleria esistono già, dal lato di piazzetta Matilde Serao. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA