Sannazaro, basta mare e gite: in classe si va anche il sabato

Sannazaro, basta mare e gite: in classe si va anche il sabato
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 19 Settembre 2018, 09:13 - Ultimo agg. 20 Settembre, 10:24
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San Gennaro ha fatto il miracolo. Dopo giorni di tensioni, caos e assemblee, il Consiglio di Istituto urgente del liceo «Sannazaro» convocato ieri pomeriggio ha trovato la soluzione all'esubero di classi a fronte di un numero di aule inferiore: si ritorna a scuola il sabato facendo una rotazione. Ossia, l'orario del tempo scuola si articolerà, dal lunedì al sabato, con un giorno di rotazione settimanale. Per effetto di tale dispositivo ciascuna classe (o il lunedì, o il martedì, o mercoledì, o giovedì, o venerdì, o il sabato) non effettuerà attività didattica.

Prima di prendere quella che viene definita «l'unica decisione possibile», la dirigente scolastica Laura Colantonio ha fatto sì che i rapporti con gran parte del corpo docente, studenti e famiglie si incrinassero del tutto. Un clima teso che ieri mattina è esploso con un'assemblea plenaria in piazza Fuga cui hanno partecipato oltre mille allievi del liceo del Vomero, e almeno un centinaio di genitori, un evento che non veniva registrato dagli anni Settanta e ha compattato la scuola che attraverso i rappresentanti d'Istituto Giulio Delle Donne, Luca Di Casola, Tommaso Catanzaro e Camilla Boggia sta formando un «movimento studentesco». I ragazzi hanno partecipato in netta opposizione alle decisioni della preside di «perseverare con la sospensione delle attività didattiche per 5 classi al giorno. Una reazione a tutti i soprusi che stiamo vivendo in questi giorni». Il diritto allo studio sancito dalla Costituzione è stato il motore di questi studenti che non volevano trascorrere le loro giornate «al mare o in piscina, e neppure giocare a frisbee in Floridiana».

 
In Consiglio d'Istituto, il rappresentante dei genitori Ciro Di Gennaro ha tenuto testa alla preside mostrandosi intenzionato a trovare rapida soluzione. «Il clima era teso, ed è stata votata un'intenzione, ora dobbiamo capire le modalità» spiegano i genitori. Da un primo conteggio, mancano 7-8 aule, e non soltanto 5 come affermato in un primo momento. Nelle 48 aule calcolate dalla preside, infatti, sono contemplati anche «spazi non consoni ad attività scolastica: laboratori, aula magna, sala docenti e perfino la biblioteca». Le 53 classi formate, quindi, dovranno essere spalmate su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, e poi a rotazione entreranno anche il sabato, per un numero calcolato di ben 40 classi. Il ripristino del sabato e le rotazioni ha ottenuto 14 favorevoli e 3 astenuti. Nessuno contrario. A fine consiglio, la preside Colantonio ha insistito dichiarando «che la soluzione c'era già: le uscite curriculari».
Dopo la decisione del consiglio d'istituto, i rappresentanti degli studenti restano guardinghi: «Non conosciamo l'articolazione di questo progetto: sappiamo soltanto che si opterà per una generica rotazione. I dettagli verranno resi noti nei prossimi giorni. Noi studenti approviamo con riserva l'idea».

Più volte la preside ha dichiarato di «aver fatto richiesta agli enti preposti per ottenere aule» e che tale richiesta «è stata respinta». Eppure sia Città Metropolitana che Ufficio Scolastico regionale, non hanno mai ricevuto nulla. «Mai ricevute richieste di aule dal Sannazaro» ammette il consigliere Domenico Marrazzo con delega in materia di Edilizia Scolastica, Tenuta e Valorizzazione del patrimonio immobiliare. «Ma se anche fosse stata inviata, l'avremmo negata». Marrazzo precisa che «la Città Metropolitana sta cercando una soluzione a un problema creato a monte dalla dirigenza, che ha accettato più richieste e ha avuto più occasioni per fermare le iscrizioni e rifiutarle. Avremmo individuato delle strutture distanti continua e portare lì gli studenti sarebbe una deportazione. Inoltre di certo non nell'immediatezza, poiché vanno indette gare e l'operazione impegnerebbe una spesa. Costi che dovremmo giustificare nel caso non siano state prese altre soluzioni». Ma «la soluzione c'è eccome. Ne ho parlato anche con il sindaco metropolitano Luigi de Magistris, che concorda: ripristinare il sabato e rotazione delle classi». Stessa opinione espressa dal direttore dell'Usr Luisa Franzese che «ho posto alla dirigente Colantonio come unica soluzione ragionevole. È la scelta più logica di una vicenda contorta, su cui gli ispettori stanno ancora lavorando. Aspetto che mi diano tutte le informative, e conto in dieci giorni di capire cosa è accaduto, perché si è arrivati a questo». Su un punto però Franzese pare inamovibile: «È senza dubbio che la preside ha sbagliato accettando un numero di alunni senza avere le aule disponibili. Ma faremo chiarezza su tutto».
 

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